Per la collana “New Directions in Irish and Irish American Literature”, Palgrave MacMillan ha pubblicato da poco questo eccellente lavoro di Antonio Bibbò sulla ricezione della letteratura irlandese in Italia nel periodo fra le due guerre. Un contributo, questo, che arricchisce notevolmente il panorama degli studi di irlandesistica sia in termini metodologici, sia in termini contenutistici. La ricerca, condotta con rigore e rimarchevole accuratezza, ambisce e riesce, infatti, ad allargare la prospettiva sulle dinamiche storico-culturali implicate nel dialogo intra- e transnazionale attivato dalla circolazione editoriale di opere tradotte, non mancando, inoltre, di fondare in modo solido le proprie argomentazioni su una ponderata coordinazione diacronica dei dati. Questa fondazione storico-diacronica si riflette nell’impianto strutturale dell’opera, articolata in cinque densi capitoli che partono dagli anni prebellici dell’Home Ruleirlandese, per poi passare a una disamina del fondamentale lavoro di Carlo Linati e concludere il percorso con due capitoli sulla circolazione della letteratura irlandese nell’Italia fascista. L’argomentazione, anticipata da una corposa introduzione di taglio critico-metodologico e seguita da una lucida conclusione nella quale l’autore apre questioni di sicura rilevanza scientifica, fornisce così al lettore un’immagine dettagliatissima della com-plessità e delle opportunità storico-ideologiche soggiacenti alle scelte editoriali operate in Italia nel periodo d’interesse.
Caraceni, F., Recensione a "Antonio Bibbò, Irish Literature in Italy in the Era of the World Wars Palgrave Macmillan, Cham 2022", <<LEA - Lingue e letterature d’Oriente e d’Occidente>>, 2023; 12 (12):451-453. 10.36253/LEA-1824-484X-14922 [https://hdl.handle.net/10807/276326]
Antonio Bibbò, Irish Literature in Italy in the Era of the World Wars, Cham, Palgrave Macmillan 2022, pp. 304
Caraceni, Francesca
2023
Abstract
Per la collana “New Directions in Irish and Irish American Literature”, Palgrave MacMillan ha pubblicato da poco questo eccellente lavoro di Antonio Bibbò sulla ricezione della letteratura irlandese in Italia nel periodo fra le due guerre. Un contributo, questo, che arricchisce notevolmente il panorama degli studi di irlandesistica sia in termini metodologici, sia in termini contenutistici. La ricerca, condotta con rigore e rimarchevole accuratezza, ambisce e riesce, infatti, ad allargare la prospettiva sulle dinamiche storico-culturali implicate nel dialogo intra- e transnazionale attivato dalla circolazione editoriale di opere tradotte, non mancando, inoltre, di fondare in modo solido le proprie argomentazioni su una ponderata coordinazione diacronica dei dati. Questa fondazione storico-diacronica si riflette nell’impianto strutturale dell’opera, articolata in cinque densi capitoli che partono dagli anni prebellici dell’Home Ruleirlandese, per poi passare a una disamina del fondamentale lavoro di Carlo Linati e concludere il percorso con due capitoli sulla circolazione della letteratura irlandese nell’Italia fascista. L’argomentazione, anticipata da una corposa introduzione di taglio critico-metodologico e seguita da una lucida conclusione nella quale l’autore apre questioni di sicura rilevanza scientifica, fornisce così al lettore un’immagine dettagliatissima della com-plessità e delle opportunità storico-ideologiche soggiacenti alle scelte editoriali operate in Italia nel periodo d’interesse.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
29_Caraceni_DEF.pdf
accesso aperto
Licenza:
Creative commons
Dimensione
166.3 kB
Formato
Adobe PDF
|
166.3 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.