iIl saggio esplora la liquidazione del danno attraverso l’istituto della rendita vitalizia ai sensi dell’art. 2057 c.c. L’analisi si concentra sui vantaggi e sulle problematicità rispetto alla liquidazione in unica soluzione (lump sum), soffermandosi sui criteri di quantificazione del danno permanente e sulla sua proiezione temporale. Nel contributo si discutono i limiti della rendita vitalizia, quali la complessità del calcolo, i rischi di sotto o sovra risarcimento e le difficoltà nell’adattamento alle aspettative di vita ridotte delle vittime e si analizzano i diversi approcci giurisprudenziali, sia italiani sia internazionali, confrontando modelli risarcitori per evidenziare l’applicazione di strumenti attuariali che garantiscano un’equa compensazione. Lo studio sottolinea inoltre la discrezionalità del giudice nella scelta della modalità liquidatoria, proponendo riflessioni critiche sulla necessità di un equilibrio tra risarcimento e tutela del danneggiato; infine lo stesso si conclude evidenziando l’importanza di un approccio organico volto ad armonizzare rendita e capitale, promuovendo una maggiore certezza e soddisfazione del diritto al risarcimento.
Montani, V., Rendita e responsabilità civile: una strada in salita, <<DANNO E RESPONSABILITÀ>>, 2023; (6): 700-721 [https://hdl.handle.net/10807/275836]
Rendita e responsabilità civile: una strada in salita
Montani, Veronica
2023
Abstract
iIl saggio esplora la liquidazione del danno attraverso l’istituto della rendita vitalizia ai sensi dell’art. 2057 c.c. L’analisi si concentra sui vantaggi e sulle problematicità rispetto alla liquidazione in unica soluzione (lump sum), soffermandosi sui criteri di quantificazione del danno permanente e sulla sua proiezione temporale. Nel contributo si discutono i limiti della rendita vitalizia, quali la complessità del calcolo, i rischi di sotto o sovra risarcimento e le difficoltà nell’adattamento alle aspettative di vita ridotte delle vittime e si analizzano i diversi approcci giurisprudenziali, sia italiani sia internazionali, confrontando modelli risarcitori per evidenziare l’applicazione di strumenti attuariali che garantiscano un’equa compensazione. Lo studio sottolinea inoltre la discrezionalità del giudice nella scelta della modalità liquidatoria, proponendo riflessioni critiche sulla necessità di un equilibrio tra risarcimento e tutela del danneggiato; infine lo stesso si conclude evidenziando l’importanza di un approccio organico volto ad armonizzare rendita e capitale, promuovendo una maggiore certezza e soddisfazione del diritto al risarcimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.