L'intervento affronta le operazioni condotte alla manifestazione Campo Urbano (Como, 1969) dalle artiste Dadamaino e Grazia Varisco. Dadamaino interviene sulla sfera della percezione visiva di un elemento quotidiano, la superficie del lago di Como, attraverso l’Illuminazione fosforescente automotoria sull’acqua. A sua volta l’artista progetta nello stesso anno environments cinetici (mai realizzati) per un concorso indetto a Parigi da Frank Popper per il Centre National d’Art Contemporain. Grazia Varisco mette in atto una Dilatazione spaziotemporale di un percorso, intervento da leggere in parallelo all’ambiente omonimo proposto nello stesso anno alla galleria Schwarz. L’artista modifica la regolare fruibilità di una strada attraverso barricate di scatoloni. L’idea della creazione di un “percorso” di impatto percettivo è declinata così in un senso di indagine della fruizione delle forme urbane, che l'artista proseguirà nell'allestimento della facciata interna della Galleria del Naviglio e nelle opere della serie Between.
Caccamo, C., Mondini, M. V., Le ricerche spaziali di Dadamaino e Grazia Varisco, intorno e oltre Campo Urbano, in Astratte. Nuove ricerche sull'astrazione delle donne tra avanguardia e neoavanguardia in Italia, (Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano, 04-05 May 2023), Electa, Milano 2023: 108-115 [https://hdl.handle.net/10807/275111]
Le ricerche spaziali di Dadamaino e Grazia Varisco, intorno e oltre Campo Urbano
Caccamo, Carlo;
2023
Abstract
L'intervento affronta le operazioni condotte alla manifestazione Campo Urbano (Como, 1969) dalle artiste Dadamaino e Grazia Varisco. Dadamaino interviene sulla sfera della percezione visiva di un elemento quotidiano, la superficie del lago di Como, attraverso l’Illuminazione fosforescente automotoria sull’acqua. A sua volta l’artista progetta nello stesso anno environments cinetici (mai realizzati) per un concorso indetto a Parigi da Frank Popper per il Centre National d’Art Contemporain. Grazia Varisco mette in atto una Dilatazione spaziotemporale di un percorso, intervento da leggere in parallelo all’ambiente omonimo proposto nello stesso anno alla galleria Schwarz. L’artista modifica la regolare fruibilità di una strada attraverso barricate di scatoloni. L’idea della creazione di un “percorso” di impatto percettivo è declinata così in un senso di indagine della fruizione delle forme urbane, che l'artista proseguirà nell'allestimento della facciata interna della Galleria del Naviglio e nelle opere della serie Between.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.