Il “sistema” è un insieme di elementi che interagiscono tra loro, e i sistemi complessi si distinguono per la numerosità degli elementi costitutivi e delle loro interazioni. Si possono riconoscere quattro principali caratteristiche: non linearità, per cui raramente i fenomeni osservati potranno essere spiegati da semplici relazioni causa-effetto; capacità di auto-organizzarsi, in maniera non sempre prevedibile; comparsa di comportamenti emergenti che non possono essere descritti come solo una somma delle componenti da cui scaturiscono; applicazione di poche e semplici regole locali che danno luogo a fenomeni complessi (1,2). Le cure palliative possono essere descritte come un sistema complesso, poiché il processo di cura deriva dall’interazione tra diversi elementi, come l’ambiente socioculturale, l’impostazione del sistema sanitario e il paziente (3). I framework concettuali possono essere un valido supporto per una rappresentazione di tali sistemi, e due esempi relativi alle cure palliative ci sono offerti dalla letteratura scientifica da Hodiamont e Pask (4,5). Due modalità con le quali si può “navigare” questo sistema complesso, e cioè interpretarlo ed affrontarlo al meglio, sono il coordinamento e la collaborazione. Per quanto riguarda il coordinamento, i meccanismi fondamentali ai quali fare riferimento sono: la supervisione diretta, la standardizzazione dei processi di lavoro, la standardizzazione degli output, la standardizzazione delle professionalità e l’adattamento reciproco (6). Anche per la collaborazione si possono enunciare cinque meccanismi: la condivisione di responsabilità, dati, valori ed interventi; l’intesa, per la costruzione di un rapporto costruttivo; il potere, cioè il rafforzamento simultaneo degli individui; l’interdipendenza, che porta all’attuazione di azioni collettive; il processo, cioè l’insieme delle attività volte al raggiungimento degli obiettivi comuni (7). Le leve che è possibile utilizzare sono molteplici, ed in questo contesto si sottolineano in particolare quella informativa, quella formativa e la leva della leadership. La leva informativa mira ad ampliare la quantità di informazioni che è possibile tradurre in conoscenze utilizzabili e condivisibili da ogni nodo del sistema, per passare da una modalità di azione individuale e reattiva ad una corale e proattiva (8). La leva formativa è bene che verta sulla condivisione di valori e principi tra diverse professioni, sul potenziamento delle abilità comunicative, sulla conoscenza profonda del proprio ruolo e di quello degli altri operatori. Infine, è necessario formare all’importanza dei team e al lavoro in team (9). Come ultima leva, la leadership nel sistema complesso punta al creare un ambiente fertile, mediante il rafforzamento delle interazioni tra i nodi della rete e la capacità di catalizzare le energie del sistema verso un obiettivo comune e condiviso (10). Assume inoltre notevole importanza la capacità di rendere la gestione il più possibile partecipata e diffusa, raggiungendo la cosiddetta communityship (11). Da una prospettiva clinica, dunque, si può lavorare per orientare l’azione di tutti gli attori verso la risposta alla domanda di salute del paziente, in modo da garantire cure on demand come soddisfacimento del diritto individuale di risposta ad un bisogno di salute. Orientando il sistema secondo una prospettiva di sanità pubblica, l’obiettivo diventa quello di generare cure on plan per poter rilevare precocemente ed affrontare tempestivamente il bisogno della collettività. Le azioni per conseguire questo obiettivo possono essere molteplici, come ad esempio: attuare il principio di resource generation per non attingere in maniera non sinergica dai singoli nodi, ma diversificando le fonti del capitale; approfondimento degli strumenti di conoscenza e misurazione sia del bisogno che degli interventi, con la messa in atto di tecniche di risposta al bisogno come l’engagement; l’inserimento delle cure palliative nei programmi di prevenzione terziaria, anche mediante l’utilizzo di algoritmi per l’identificazione precoce dei pazienti che beneficerebbero di cure palliative (es. Prognostic Indicator Guidance GSF (PIG-GSF); RADPAC) (13-15). In conclusione, affrontare le cure palliative come un sistema complesso rivela la necessità di un approccio integrato, che riconosca e valorizzi le diverse professioni coinvolte per fornire un supporto completo alle necessità di pazienti e caregiver. La ricchezza di un approccio di sanità pubblica si riflette nella creazione di politiche e programmi che favoriscano la formazione degli operatori sanitari, la sensibilizzazione della società, la partecipazione di tutti gli attori trasversali del processo di presa in carico e l’adozione di strumenti standardizzati per il rilevamento tempestivo di un bisogno di cure palliative.

Damiani, G., Teresa Riccardi, M., COMPLESSITà E SISTEMA DI CURE PALLIATIVE, Abstract de <<XXX Congresso Naazionale SICP - dignità.complessità@sicp30 - Riccione, 16-18 novembre 2023>>, (Riccione, 16-18 November 2023 ), n/a, n/a 2023: 59-60 [https://hdl.handle.net/10807/275079]

COMPLESSITà E SISTEMA DI CURE PALLIATIVE

Damiani, Gianfranco;
2023

Abstract

Il “sistema” è un insieme di elementi che interagiscono tra loro, e i sistemi complessi si distinguono per la numerosità degli elementi costitutivi e delle loro interazioni. Si possono riconoscere quattro principali caratteristiche: non linearità, per cui raramente i fenomeni osservati potranno essere spiegati da semplici relazioni causa-effetto; capacità di auto-organizzarsi, in maniera non sempre prevedibile; comparsa di comportamenti emergenti che non possono essere descritti come solo una somma delle componenti da cui scaturiscono; applicazione di poche e semplici regole locali che danno luogo a fenomeni complessi (1,2). Le cure palliative possono essere descritte come un sistema complesso, poiché il processo di cura deriva dall’interazione tra diversi elementi, come l’ambiente socioculturale, l’impostazione del sistema sanitario e il paziente (3). I framework concettuali possono essere un valido supporto per una rappresentazione di tali sistemi, e due esempi relativi alle cure palliative ci sono offerti dalla letteratura scientifica da Hodiamont e Pask (4,5). Due modalità con le quali si può “navigare” questo sistema complesso, e cioè interpretarlo ed affrontarlo al meglio, sono il coordinamento e la collaborazione. Per quanto riguarda il coordinamento, i meccanismi fondamentali ai quali fare riferimento sono: la supervisione diretta, la standardizzazione dei processi di lavoro, la standardizzazione degli output, la standardizzazione delle professionalità e l’adattamento reciproco (6). Anche per la collaborazione si possono enunciare cinque meccanismi: la condivisione di responsabilità, dati, valori ed interventi; l’intesa, per la costruzione di un rapporto costruttivo; il potere, cioè il rafforzamento simultaneo degli individui; l’interdipendenza, che porta all’attuazione di azioni collettive; il processo, cioè l’insieme delle attività volte al raggiungimento degli obiettivi comuni (7). Le leve che è possibile utilizzare sono molteplici, ed in questo contesto si sottolineano in particolare quella informativa, quella formativa e la leva della leadership. La leva informativa mira ad ampliare la quantità di informazioni che è possibile tradurre in conoscenze utilizzabili e condivisibili da ogni nodo del sistema, per passare da una modalità di azione individuale e reattiva ad una corale e proattiva (8). La leva formativa è bene che verta sulla condivisione di valori e principi tra diverse professioni, sul potenziamento delle abilità comunicative, sulla conoscenza profonda del proprio ruolo e di quello degli altri operatori. Infine, è necessario formare all’importanza dei team e al lavoro in team (9). Come ultima leva, la leadership nel sistema complesso punta al creare un ambiente fertile, mediante il rafforzamento delle interazioni tra i nodi della rete e la capacità di catalizzare le energie del sistema verso un obiettivo comune e condiviso (10). Assume inoltre notevole importanza la capacità di rendere la gestione il più possibile partecipata e diffusa, raggiungendo la cosiddetta communityship (11). Da una prospettiva clinica, dunque, si può lavorare per orientare l’azione di tutti gli attori verso la risposta alla domanda di salute del paziente, in modo da garantire cure on demand come soddisfacimento del diritto individuale di risposta ad un bisogno di salute. Orientando il sistema secondo una prospettiva di sanità pubblica, l’obiettivo diventa quello di generare cure on plan per poter rilevare precocemente ed affrontare tempestivamente il bisogno della collettività. Le azioni per conseguire questo obiettivo possono essere molteplici, come ad esempio: attuare il principio di resource generation per non attingere in maniera non sinergica dai singoli nodi, ma diversificando le fonti del capitale; approfondimento degli strumenti di conoscenza e misurazione sia del bisogno che degli interventi, con la messa in atto di tecniche di risposta al bisogno come l’engagement; l’inserimento delle cure palliative nei programmi di prevenzione terziaria, anche mediante l’utilizzo di algoritmi per l’identificazione precoce dei pazienti che beneficerebbero di cure palliative (es. Prognostic Indicator Guidance GSF (PIG-GSF); RADPAC) (13-15). In conclusione, affrontare le cure palliative come un sistema complesso rivela la necessità di un approccio integrato, che riconosca e valorizzi le diverse professioni coinvolte per fornire un supporto completo alle necessità di pazienti e caregiver. La ricchezza di un approccio di sanità pubblica si riflette nella creazione di politiche e programmi che favoriscano la formazione degli operatori sanitari, la sensibilizzazione della società, la partecipazione di tutti gli attori trasversali del processo di presa in carico e l’adozione di strumenti standardizzati per il rilevamento tempestivo di un bisogno di cure palliative.
2023
Italiano
XXX Congresso Naazionale SICP - dignità.complessità@sicp30 - Riccione, 16-18 novembre 2023 - ABSTRACT MEMBRI DELLA FACULTY
XXX Congresso Naazionale SICP - dignità.complessità@sicp30 - Riccione, 16-18 novembre 2023
Riccione
16-nov-2023
18-nov-2023
n/a
Damiani, G., Teresa Riccardi, M., COMPLESSITà E SISTEMA DI CURE PALLIATIVE, Abstract de <<XXX Congresso Naazionale SICP - dignità.complessità@sicp30 - Riccione, 16-18 novembre 2023>>, (Riccione, 16-18 November 2023 ), n/a, n/a 2023: 59-60 [https://hdl.handle.net/10807/275079]
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10807/275079
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact