SCOPO DEL LAVORO: La letteratura evidenzia il peso che ha avuto la pandemia da Covid-19 sul benessere della popolazione psichiatrica, ma pochi studi si sono concentrati sui pazienti autori di reato. È noto che i soggetti autori di reato soffrono di uno stress legato alla sospensione del giudizio, l’incertezza della pena o il suo prolungamento, fattori che si sommano a tratti genetici ed ambientali di vulnerabilità psichica. Per tale motivo, il lavoro si è voluto concentrare su come lo stress nei suoi diversi aspetti ha avuto un impatto sui pazienti autori di reato in una struttura residenziale psichiatrica nel monzese prima e durante la pandemia da Covid-19. MATERIALI E METODI: Per ottenere un riscontro dell’effetto dello stress sul campione (N=20) sono state analizzate le cartelle cliniche. È stato costruito un questionario ad hoc composto da domande chiuse e aperte per indagare il vissuto dei pazienti sulle maggiori aree psicopatologiche. I domini sono stati indagati chiedendo di pensare a “gennaio 2020” (periodo prepandemico, T0) e “da marzo 2020 ad oggi (marzo 2022)” (periodo pandemico, T1). Le tre domande aperte si riferiscono a come sono stati vissuti il periodo della pandemia e la restrizione dei contatti con l’esterno. RISULTATI: Il 55% del campione ha una diagnosi principale di disturbo dello spettro schizofrenico, il 40% di disturbo di personalità. La tipologia di reato maggiormente rappresentata sono gli atti di violenza in famiglia. I risultati del questionario misurati al T0 e al T1 mostrano che i pazienti hanno percepito in modo lieve gli effetti della pandemia sulle principali aree psicopatologiche indagate. È stato riscontrato un miglioramento in alcune aree, come “allegro/di buon umore” e “depresso”. Si nota invece un lieve aumento di “comportamenti vio lenti” e “attacchi di panico” e un peggioramento della percezione delle relazioni con gli ospiti (tab.4). CONCLUSIONI: Il campione non ha riportato evidenti livelli di stress correlabili alla pandemia. Infatti le variazioni su alcuni item, quando presenti, sono di lieve entità e non permettono di correlare il disagio provocato dall’emergenza sanitaria a un cambiamento nella percezione del benessere del campione. I limiti rilevanti dello studio possono essere identificati nel campione limitato, nel punto di vista soggettivo degli strumenti utilizzati e nella possibile difficoltà nel rispondere a posteriori facendo riferimento ad un pe riodo ampio. In base alla nostra esperienza, possiamo supporre che il paziente autore di reato viva una condizione di stress data dall’indefinitezza del proprio futuro e un “tempo sospeso” legato alle valutazioni e decisioni di soggetti terzi (psichiatri, magistrati). Inoltre, queste persone vivono già una situazione di restrizione e isolamento dal contesto esterno. Queste condizioni verosimilmente hanno prevalso in termini di stress sul disagio causato dalla pandemia.
Santambrogio, J., Giancontieri, A., Matuella, M., Besana, F., Leon, E., Rat, C., Mauri, M., Cunial, E., Mattavelli, C., Solmi, M., Clerici, M., Santarone, A., Il ruolo dello stress nei pazienti psichiatrici autori di reato durante la pandemia da Covid-19: l'esperienza di una struttura residenziale, Abstract de <<XXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia>>, (Roma, 22-24 February 2023 ), <<JOURNAL OF PSYCHOPATHOLOGY>>, 2023; (Vol. 29 suppl. 1): 58-59 [https://hdl.handle.net/10807/274341]
Il ruolo dello stress nei pazienti psichiatrici autori di reato durante la pandemia da Covid-19: l'esperienza di una struttura residenziale
Matuella, Marta
;
2023
Abstract
SCOPO DEL LAVORO: La letteratura evidenzia il peso che ha avuto la pandemia da Covid-19 sul benessere della popolazione psichiatrica, ma pochi studi si sono concentrati sui pazienti autori di reato. È noto che i soggetti autori di reato soffrono di uno stress legato alla sospensione del giudizio, l’incertezza della pena o il suo prolungamento, fattori che si sommano a tratti genetici ed ambientali di vulnerabilità psichica. Per tale motivo, il lavoro si è voluto concentrare su come lo stress nei suoi diversi aspetti ha avuto un impatto sui pazienti autori di reato in una struttura residenziale psichiatrica nel monzese prima e durante la pandemia da Covid-19. MATERIALI E METODI: Per ottenere un riscontro dell’effetto dello stress sul campione (N=20) sono state analizzate le cartelle cliniche. È stato costruito un questionario ad hoc composto da domande chiuse e aperte per indagare il vissuto dei pazienti sulle maggiori aree psicopatologiche. I domini sono stati indagati chiedendo di pensare a “gennaio 2020” (periodo prepandemico, T0) e “da marzo 2020 ad oggi (marzo 2022)” (periodo pandemico, T1). Le tre domande aperte si riferiscono a come sono stati vissuti il periodo della pandemia e la restrizione dei contatti con l’esterno. RISULTATI: Il 55% del campione ha una diagnosi principale di disturbo dello spettro schizofrenico, il 40% di disturbo di personalità. La tipologia di reato maggiormente rappresentata sono gli atti di violenza in famiglia. I risultati del questionario misurati al T0 e al T1 mostrano che i pazienti hanno percepito in modo lieve gli effetti della pandemia sulle principali aree psicopatologiche indagate. È stato riscontrato un miglioramento in alcune aree, come “allegro/di buon umore” e “depresso”. Si nota invece un lieve aumento di “comportamenti vio lenti” e “attacchi di panico” e un peggioramento della percezione delle relazioni con gli ospiti (tab.4). CONCLUSIONI: Il campione non ha riportato evidenti livelli di stress correlabili alla pandemia. Infatti le variazioni su alcuni item, quando presenti, sono di lieve entità e non permettono di correlare il disagio provocato dall’emergenza sanitaria a un cambiamento nella percezione del benessere del campione. I limiti rilevanti dello studio possono essere identificati nel campione limitato, nel punto di vista soggettivo degli strumenti utilizzati e nella possibile difficoltà nel rispondere a posteriori facendo riferimento ad un pe riodo ampio. In base alla nostra esperienza, possiamo supporre che il paziente autore di reato viva una condizione di stress data dall’indefinitezza del proprio futuro e un “tempo sospeso” legato alle valutazioni e decisioni di soggetti terzi (psichiatri, magistrati). Inoltre, queste persone vivono già una situazione di restrizione e isolamento dal contesto esterno. Queste condizioni verosimilmente hanno prevalso in termini di stress sul disagio causato dalla pandemia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.