La storia dell’arte astratta nel periodo delle avanguardie è stata una vicenda sostanzialmente al maschile. Le poche donne coinvolte erano in gran parte legate agli artisti uomini e, nonostante il grande impegno in privato, solo raramente avevano visibilità negli eventi pubblici. Solo da qualche decennio si sono moltiplicate le occasioni di valorizzazione e rilettura critica dell’arte realizzata dalle artiste, soprattutto in relazione al loro impegno esplicito o implicito nel femminismo. Meno indagata è però l’attività delle artiste che hanno contribuito al linguaggio dell’arte astratta e quindi meno direttamente implicate nelle rivendicazioni femministe. Questa “dimenticanza” nei confronti dell’“altra metà dell’astrazione” si somma pertanto al ritardo con cui l’arte astratta è stata studiata dalla critica, specialmente in ambito italiano. Il volume raccoglie una serie di studi che si pongono l’obiettivo di colmare questa lacuna, sia per far emergere artiste dimenticate, sia per offrire l’occasione di letture e riletture dell’astrazione in un panorama allargato.
Di Raddo, E., Trevisan, B. (eds.), Astratte. Nuove ricerche sull'astrazione delle donne tra avanguardia e neoavanguardia in Italia, Electa, Milano 2023: 247 [https://hdl.handle.net/10807/274137]
Astratte. Nuove ricerche sull'astrazione delle donne tra avanguardia e neoavanguardia in Italia
Di Raddo, Elena
Co-primo
;Trevisan, Bianca
Co-primo
2023
Abstract
La storia dell’arte astratta nel periodo delle avanguardie è stata una vicenda sostanzialmente al maschile. Le poche donne coinvolte erano in gran parte legate agli artisti uomini e, nonostante il grande impegno in privato, solo raramente avevano visibilità negli eventi pubblici. Solo da qualche decennio si sono moltiplicate le occasioni di valorizzazione e rilettura critica dell’arte realizzata dalle artiste, soprattutto in relazione al loro impegno esplicito o implicito nel femminismo. Meno indagata è però l’attività delle artiste che hanno contribuito al linguaggio dell’arte astratta e quindi meno direttamente implicate nelle rivendicazioni femministe. Questa “dimenticanza” nei confronti dell’“altra metà dell’astrazione” si somma pertanto al ritardo con cui l’arte astratta è stata studiata dalla critica, specialmente in ambito italiano. Il volume raccoglie una serie di studi che si pongono l’obiettivo di colmare questa lacuna, sia per far emergere artiste dimenticate, sia per offrire l’occasione di letture e riletture dell’astrazione in un panorama allargato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.