Quante volte abbiamo la possibilità di fermarci a riflettere sui processi di ragionamento, le emozioni e le motivazioni che entrano in gioco nella nostra attività lavorativa? Una riflessione su questo tema spesso può risultare difficile, anche perché in molti casi queste dimensioni psicologiche intervengono nella nostra attività in maniera inconsapevole. E tuttavia ciò che è inconsapevole può, almeno in parte, tornare nell’ambito della consapevolezza e divenire oggetto della nostra riflessione. Ad esempio, a volte ci chiediamo se e come sia possibile cambiare qualcuna delle nostre abitudini, visto che, essendo appunto tali, tendono ad attivarsi in modo automatico e poco controllabile da parte nostra. La risposta è sì, è possibile cambiare un’abitudine, nel senso che molto di ciò che è (o è divenuto) automatico e inconsapevole può tornare ad essere controllato e consapevole attraverso un processo di metacognizione e di riflessione su sé stessi. E indubbiamente a volte vale la pena impegnarsi in un processo di riflessione per arrivare ad acquisire maggiore padronanza su ciò che pensiamo, sentiamo e facciamo, e per sviluppare anche la possibilità di attivare un processo di cambiamento, nel caso lo ritenessimo opportuno.

Calcagno, L., Grasso, G., Positano, G., Catellani, P., Psicologia del giudicare, Scuola superiore della magistratura, Roma 2024:32 160 [https://hdl.handle.net/10807/274105]

Psicologia del giudicare

Catellani, Patrizia
Ultimo
2024

Abstract

Quante volte abbiamo la possibilità di fermarci a riflettere sui processi di ragionamento, le emozioni e le motivazioni che entrano in gioco nella nostra attività lavorativa? Una riflessione su questo tema spesso può risultare difficile, anche perché in molti casi queste dimensioni psicologiche intervengono nella nostra attività in maniera inconsapevole. E tuttavia ciò che è inconsapevole può, almeno in parte, tornare nell’ambito della consapevolezza e divenire oggetto della nostra riflessione. Ad esempio, a volte ci chiediamo se e come sia possibile cambiare qualcuna delle nostre abitudini, visto che, essendo appunto tali, tendono ad attivarsi in modo automatico e poco controllabile da parte nostra. La risposta è sì, è possibile cambiare un’abitudine, nel senso che molto di ciò che è (o è divenuto) automatico e inconsapevole può tornare ad essere controllato e consapevole attraverso un processo di metacognizione e di riflessione su sé stessi. E indubbiamente a volte vale la pena impegnarsi in un processo di riflessione per arrivare ad acquisire maggiore padronanza su ciò che pensiamo, sentiamo e facciamo, e per sviluppare anche la possibilità di attivare un processo di cambiamento, nel caso lo ritenessimo opportuno.
2024
Italiano
Monografia o trattato scientifico
Scuola superiore della magistratura
Calcagno, L., Grasso, G., Positano, G., Catellani, P., Psicologia del giudicare, Scuola superiore della magistratura, Roma 2024:32 160 [https://hdl.handle.net/10807/274105]
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