L’Annuario 2023 si intitola 'Televisione Resiliente': il termine indica in psicologia la capacità di «reagire di fronte al cambiamento». Non si tratta di mera «resistenza», di un atteggiamento conservativo e difensivo, perché la resilienza introduce la capacità di innovare, di «reagire» creativamente al mutamento: innovazione e resilienza sono due lati della stessa medaglia. Nel corso del 2023 i dati confermano la resilienza del broadcasting; a partire dal maggio del 2022 è stata introdotta da Auditel la misurazione del cosiddetto ascolto non riconosciuto (che - insieme ad altre tipologie come browsing e gaming - include anche quello relativo ad OTT e streamers): dalle rilevazioni si osserva che la percentuale del traffico non riconosciuto nel 2023 non è cresciuta né rispetto al totale TV né rispetto all’universo dei possessori di smart TV. Insomma, la forte spinta di innovazione tecnologica, che ha portato per esempio la Smart TV ad essere presente in un numero sempre più crescente di famiglie, non ha condotto all’esito, che poteva essere immaginabile, di un ridimensionamento del consumo lineare legato al broadcasting. Le ragioni della persistente centralità del broadcasting sono molteplici, e vengono indagate nell’Annuario 2023 sulla base di quattro principali direttrici: quantità, qualità, ritualità e innovazione.

Scaglioni, M., Televisione Resiliente. La permanenza del broadcasting 70 anni dopo, in Scaglioni, M. (ed.), TELEVISIONE RESILIENTE. Il broadcasting 70 anni dopo. Annuario 2023, Ce.R.T.A. - Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi | Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano 2023: 14- 31 [https://hdl.handle.net/10807/273696]

Televisione Resiliente. La permanenza del broadcasting 70 anni dopo

Scaglioni, Massimo
2023

Abstract

L’Annuario 2023 si intitola 'Televisione Resiliente': il termine indica in psicologia la capacità di «reagire di fronte al cambiamento». Non si tratta di mera «resistenza», di un atteggiamento conservativo e difensivo, perché la resilienza introduce la capacità di innovare, di «reagire» creativamente al mutamento: innovazione e resilienza sono due lati della stessa medaglia. Nel corso del 2023 i dati confermano la resilienza del broadcasting; a partire dal maggio del 2022 è stata introdotta da Auditel la misurazione del cosiddetto ascolto non riconosciuto (che - insieme ad altre tipologie come browsing e gaming - include anche quello relativo ad OTT e streamers): dalle rilevazioni si osserva che la percentuale del traffico non riconosciuto nel 2023 non è cresciuta né rispetto al totale TV né rispetto all’universo dei possessori di smart TV. Insomma, la forte spinta di innovazione tecnologica, che ha portato per esempio la Smart TV ad essere presente in un numero sempre più crescente di famiglie, non ha condotto all’esito, che poteva essere immaginabile, di un ridimensionamento del consumo lineare legato al broadcasting. Le ragioni della persistente centralità del broadcasting sono molteplici, e vengono indagate nell’Annuario 2023 sulla base di quattro principali direttrici: quantità, qualità, ritualità e innovazione.
2023
Italiano
TELEVISIONE RESILIENTE. Il broadcasting 70 anni dopo. Annuario 2023
N/A
Ce.R.T.A. - Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi | Università Cattolica del Sacro Cuore
Scaglioni, M., Televisione Resiliente. La permanenza del broadcasting 70 anni dopo, in Scaglioni, M. (ed.), TELEVISIONE RESILIENTE. Il broadcasting 70 anni dopo. Annuario 2023, Ce.R.T.A. - Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi | Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano 2023: 14- 31 [https://hdl.handle.net/10807/273696]
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