Georges Hébert, padre del Metodo naturale di educazione fisica e morale, codificò i processi di adattamento dei mezzi utilizzati dagli esseri umani allo stato naturale per acquisire il loro sviluppo integrale. In natura, per la semplice necessità di sopravvivere, affrontare pericoli, superare ostacoli naturali per procurarsi il cibo, l’essere umano diviene “virile”, ovvero energico, coraggioso, resistente al dolore, e sviluppa senza rendersene conto le qualità che Hébert definisce d’azione: energia, forza di volontà, coraggio, sangue freddo e fermezza. Essendo il Metodo naturale intrinseco nella natura dell’uomo, ciò che valeva per gli uomini poteva venire trasposto all’universo femminile, sostenendo che l’educazione fisica potesse abbattere il divario tra i due sessi. Possiamo concludere che Hébert ci ha lasciato una lezione di vita innegabile ove la finalità e la potenzialità dell’educazione fisica sono strumento empiricamente efficace e scientificamente supportato per il raggiungimento dello sviluppo integrale di tutti gli uomini, donne e bambini.
Coco, D., Riccardi, V., Jubè, C., Zarantonello, D., Casolo, F., I princìpi dottrinali, il gioco e il ruolo del moniteur nel metodo naturale di educazione fisica e morale di Georges Hébert, in Dario Colella, M. L. D. M. (ed.), Il gioco nelle attività motorie in età evolutivaTeorie e modelli d’intervento educativo: nuovi paradigmi e nuovi scenari, Progedit – Progetti editoriali srl, Bari, Bari 2024: 2024 49- 64 [https://hdl.handle.net/10807/273487]
I princìpi dottrinali, il gioco e il ruolo del moniteur nel metodo naturale di educazione fisica e morale di Georges Hébert
Casolo, FrancescoSupervision
2024
Abstract
Georges Hébert, padre del Metodo naturale di educazione fisica e morale, codificò i processi di adattamento dei mezzi utilizzati dagli esseri umani allo stato naturale per acquisire il loro sviluppo integrale. In natura, per la semplice necessità di sopravvivere, affrontare pericoli, superare ostacoli naturali per procurarsi il cibo, l’essere umano diviene “virile”, ovvero energico, coraggioso, resistente al dolore, e sviluppa senza rendersene conto le qualità che Hébert definisce d’azione: energia, forza di volontà, coraggio, sangue freddo e fermezza. Essendo il Metodo naturale intrinseco nella natura dell’uomo, ciò che valeva per gli uomini poteva venire trasposto all’universo femminile, sostenendo che l’educazione fisica potesse abbattere il divario tra i due sessi. Possiamo concludere che Hébert ci ha lasciato una lezione di vita innegabile ove la finalità e la potenzialità dell’educazione fisica sono strumento empiricamente efficace e scientificamente supportato per il raggiungimento dello sviluppo integrale di tutti gli uomini, donne e bambini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.