Il saggio ricostruisce il profilo bio-bibliografico di monsignor Carlo De Cani (1861-1944), docente al Collegio Rotondi di Gorla Minore, e analizza per la prima volta il suo inedito commento alla Commedia, conservato presso la Biblioteca Ambrosiana. De Cani l’ha scritto per i suoi studenti, ma ambisce a rivolgersi anche agli specialisti. L’idea forte del carattere sacro e cattolico del poema è declinata sia da una pars construens di tipo dottrinale, basata sul magistero pontificio, sia da una pars destruens di tipo apologetico, che recupera l’esegesi confessionale di Giuliani, Tommaseo e Poletto. Queste implicazioni ideologiche emergono con chiarezza dalle chiose dedicate all’episodio della tomba di Anastasio II, il primo papa nominato esplicitamente nella Commedia. Più che capire Dante, lo scopo ultimo sembra quello di difendere la Chiesa da Dante e attraverso Dante, oltre a rivendicarne la piena ortodossia contro l’icona foscoliana del poeta ghibellino e riformatore.
Colombo, D., Il commento inedito alla Commedia di monsignor Carlo De Cani, in Baragetti, S., Braschi, F., Fumagalli, P. F. (ed.), Dante a Milano e nel mondo, ITL-Centro Ambrosiano, Milano 2023: <<STUDI AMBROSIANI DI ITALIANISTICA>>, 171- 185 [https://hdl.handle.net/10807/270298]
Il commento inedito alla Commedia di monsignor Carlo De Cani
Colombo, Davide
2023
Abstract
Il saggio ricostruisce il profilo bio-bibliografico di monsignor Carlo De Cani (1861-1944), docente al Collegio Rotondi di Gorla Minore, e analizza per la prima volta il suo inedito commento alla Commedia, conservato presso la Biblioteca Ambrosiana. De Cani l’ha scritto per i suoi studenti, ma ambisce a rivolgersi anche agli specialisti. L’idea forte del carattere sacro e cattolico del poema è declinata sia da una pars construens di tipo dottrinale, basata sul magistero pontificio, sia da una pars destruens di tipo apologetico, che recupera l’esegesi confessionale di Giuliani, Tommaseo e Poletto. Queste implicazioni ideologiche emergono con chiarezza dalle chiose dedicate all’episodio della tomba di Anastasio II, il primo papa nominato esplicitamente nella Commedia. Più che capire Dante, lo scopo ultimo sembra quello di difendere la Chiesa da Dante e attraverso Dante, oltre a rivendicarne la piena ortodossia contro l’icona foscoliana del poeta ghibellino e riformatore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.