Il saggio indaga la lunga stagione del "nuovo meridionalismo" fra anni Trenta e fine anni Ottanta, attraverso la sua figura più rappresentativa, Pasquale Saraceno. In particolare, si sofferma sulla genesi di un approccio industrialista al Mezzogiorno, in discontinuità con la lunga tradizione cattolica e nittiana, maturato nelle stanze dell'IRI, attraverso nuovi riferimenti economici e culturali; sulla sua maturazione durante la ricostruzione, attraverso la redazione dei Piani di primo aiuto e i primi esperimenti di pianificazione, nonostante la scarsa rappresentanza del tema nel dibattito pubblico e nell'Assemblea costituente; sul suo compimento istituzionale con la Svimez, l'Associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno, grazie alla svolta politica del centro-sinistra e a iniziative come il Piano Vanoni e la Commissione nazionale per la programmazione economica; sul suo tramonto negli anni Settanta e Ottanta, segnato da crisi economica, polemiche sull'intevento straordinario, globalizzazione e collasso della Prima repubblica. Al termine del saggio si traccia il bilancio di un'esperienza che ha attravarsato i primi quarant'anni repubblicani, come progetto storico incompiuto, quello dell'unificazione economica della nazione.
Persico, A., Alba e tramonto del nuovo meridionalismo. La lezione di Pasquale Saraceno, <<RIVISTA GIURIDICA DEL MEZZOGIORNO>>, 2023; 37 (1): 13-40 [https://hdl.handle.net/10807/267955]
Alba e tramonto del nuovo meridionalismo. La lezione di Pasquale Saraceno
Persico, Alessandro
2023
Abstract
Il saggio indaga la lunga stagione del "nuovo meridionalismo" fra anni Trenta e fine anni Ottanta, attraverso la sua figura più rappresentativa, Pasquale Saraceno. In particolare, si sofferma sulla genesi di un approccio industrialista al Mezzogiorno, in discontinuità con la lunga tradizione cattolica e nittiana, maturato nelle stanze dell'IRI, attraverso nuovi riferimenti economici e culturali; sulla sua maturazione durante la ricostruzione, attraverso la redazione dei Piani di primo aiuto e i primi esperimenti di pianificazione, nonostante la scarsa rappresentanza del tema nel dibattito pubblico e nell'Assemblea costituente; sul suo compimento istituzionale con la Svimez, l'Associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno, grazie alla svolta politica del centro-sinistra e a iniziative come il Piano Vanoni e la Commissione nazionale per la programmazione economica; sul suo tramonto negli anni Settanta e Ottanta, segnato da crisi economica, polemiche sull'intevento straordinario, globalizzazione e collasso della Prima repubblica. Al termine del saggio si traccia il bilancio di un'esperienza che ha attravarsato i primi quarant'anni repubblicani, come progetto storico incompiuto, quello dell'unificazione economica della nazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.