«La natura di atto pubblico munito di fede privilegiata deve essere riconosciuta anche alla parte della cartella relativa al consenso informato, nella quale il medico attesta come avvenuto in sua presenza il fatto della manifestazione del consenso all’intervento chirurgico espresso dal paziente». È questo l’assunto con cui esordisce la motivazione in diritto di un’interessante sentenza della Corte di Cassazione in tema di responsabilità penale dell’esercente la professione sanitaria per alterazione di un atto pubblico fidefacente. La vicenda da cui la pronuncia de qua trae origine costituisce per il giudice di legittimità una preziosa occasione per confermare, con concisa profondità di analisi, il consolidato orientamento secondo cui hanno natura di atto pubblico facente fede fino a querela di falso alcuni documenti contenuti nella cartella clinica e per affermare la conseguente integrazione della circostanza aggravante di cui all’art. 476, co. 2, c.p.
Donati, G., Falsità materiale e cartella clinica: il delicato caso del modulo relativo al consenso informato, <<RIVISTA ITALIANA DI MEDICINA LEGALE E DEL DIRITTO IN CAMPO SANITARIO>>, 2023; (2): 379-395 [https://hdl.handle.net/10807/264454]
Falsità materiale e cartella clinica: il delicato caso del modulo relativo al consenso informato
Donati, Gaia
2023
Abstract
«La natura di atto pubblico munito di fede privilegiata deve essere riconosciuta anche alla parte della cartella relativa al consenso informato, nella quale il medico attesta come avvenuto in sua presenza il fatto della manifestazione del consenso all’intervento chirurgico espresso dal paziente». È questo l’assunto con cui esordisce la motivazione in diritto di un’interessante sentenza della Corte di Cassazione in tema di responsabilità penale dell’esercente la professione sanitaria per alterazione di un atto pubblico fidefacente. La vicenda da cui la pronuncia de qua trae origine costituisce per il giudice di legittimità una preziosa occasione per confermare, con concisa profondità di analisi, il consolidato orientamento secondo cui hanno natura di atto pubblico facente fede fino a querela di falso alcuni documenti contenuti nella cartella clinica e per affermare la conseguente integrazione della circostanza aggravante di cui all’art. 476, co. 2, c.p.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.