Seppur confermativa di un orientamento giurisprudenziale di legittimità indubbiamente consolidato, la sentenza della Corte di cassazione n. 2585/2023 offre anche l’opportunità di soffermarsi su di un tema che, alla luce della recente riforma della giustizia tributaria, assume oggi un rilievo ancor più pregnante rispetto al passato. Il riferimento è, evidentemente, alle modalità e all’ambito di applicazione della normativa in materia di ripartizione dell’onere della prova tra Amministrazione finanziaria e contribuente, (normativa) originariamente riconducibile alla disposizione di cui all’art. 2697 c.c., ma che, a seguito della novella legislativa, trova attualmente una sua collocazione specifica anche nel contesto del processo tributario.
Fassò, F., Onere della prova, fatto notorioe nuova “regola finale del fatto incerto”, <<GT>>, 2023; (7): 613-621 [https://hdl.handle.net/10807/262563]
Onere della prova, fatto notorio e nuova “regola finale del fatto incerto”
Fassò, Francesca
2023
Abstract
Seppur confermativa di un orientamento giurisprudenziale di legittimità indubbiamente consolidato, la sentenza della Corte di cassazione n. 2585/2023 offre anche l’opportunità di soffermarsi su di un tema che, alla luce della recente riforma della giustizia tributaria, assume oggi un rilievo ancor più pregnante rispetto al passato. Il riferimento è, evidentemente, alle modalità e all’ambito di applicazione della normativa in materia di ripartizione dell’onere della prova tra Amministrazione finanziaria e contribuente, (normativa) originariamente riconducibile alla disposizione di cui all’art. 2697 c.c., ma che, a seguito della novella legislativa, trova attualmente una sua collocazione specifica anche nel contesto del processo tributario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.