Con la sentenza resa il 22 settembre 2022, nella causa C-538/20, la Corte di giustizia dell’Unione europea si è pronunciata, nuovamente, sul tema della deducibilità, da parte di una società madre residente, delle perdite definitive subite da una sua stabile organizzazione situata in un diverso Stato membro. Se, da un lato, la decisione adottata dalla Corte appare coerente rispetto al più recente orientamento formatosi sul punto in seno alla giurisprudenza europea, l’iter motivazionale che a tale decisione ha condotto suscita, tuttavia, talune perplessità.
Fassò, F., Rinuncia “convenzionale” dello Stato di residenza della societàmadre alla potestà impositiva e indeducibilità delle perditedefinitive della stabile organizzazione non residente, <<DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIA INTERNAZIONALE>>, 2023; (1): 237-259 [https://hdl.handle.net/10807/262562]
Rinuncia “convenzionale” dello Stato di residenza della società madre alla potestà impositiva e indeducibilità delle perdite definitive della stabile organizzazione non residente
Fassò, Francesca
Primo
2023
Abstract
Con la sentenza resa il 22 settembre 2022, nella causa C-538/20, la Corte di giustizia dell’Unione europea si è pronunciata, nuovamente, sul tema della deducibilità, da parte di una società madre residente, delle perdite definitive subite da una sua stabile organizzazione situata in un diverso Stato membro. Se, da un lato, la decisione adottata dalla Corte appare coerente rispetto al più recente orientamento formatosi sul punto in seno alla giurisprudenza europea, l’iter motivazionale che a tale decisione ha condotto suscita, tuttavia, talune perplessità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.