Negli ultimi anni la riflessione socio-culturale, educativa e politica si è soffermata spesso sull’hate speech, il discorso d’odio, e le flame wars, le fiammate con cui, soprattutto nel web sociale, sono presi di mira gruppi o singoli eletti a bersaglio perché simbolo di una determinata posizione, comportamento, o fragilità. Il testo si focalizza sull’attivazione e la partecipazione di giovani e gruppi potenzialmente eletti a bersaglio in forme di contronarrazione e narrazione alternativa all’hate speech. Tali azioni sono interpretabili nel framework della Cittadinanza Onlife, ossia il ripensamento del digitale in una prospettiva pedagogica attorno all’educazione, allo spirito critico e alla responsabilità e con la consapevolezza del continuo collegamento tra online e offline all’interno dell’attuale ecosistema informativo. In questo capitolo, tre progetti di educazione all’attivismo digitale del Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali saranno analizzati secondo una teoria del cambiamento attraverso la Media Literacy applicata all’ecosistema informativo attuale. Si tratta della “Ricerca-azione sui discorsi d’odio online di natura antireligiosa” (2019-2020) svolta con i Giovani Musulmani d’Italia su incarico dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, dell’azione con gruppi di minoranza (ebrei, musulmani, rom e sinti) nell’ambito del progetto europeo “REASON – REAct in the Struggle against ONline hate speech” (2021- 2023) e, infine, del progetto “Digit.ALL – Young Digital Advocates come attori del cambiamento: per una cultura contro il discorso d’odio verso le donne online e offline” (2019-2020), realizzato in quattro scuole superiori di Milano e Torino e finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Pasta, S., Cittadinanza onlife e odio 2.0: Media Literacy con gruppi eletti a bersaglio nel web sociale, in Rondonotti, M. (ed.), Tecnologie, comunità, inclusione sociale, eCampus University Press, Novedrate 2024: 153- 178 [https://hdl.handle.net/10807/261014]
Cittadinanza onlife e odio 2.0: Media Literacy con gruppi eletti a bersaglio nel web sociale
Pasta, Stefano
2024
Abstract
Negli ultimi anni la riflessione socio-culturale, educativa e politica si è soffermata spesso sull’hate speech, il discorso d’odio, e le flame wars, le fiammate con cui, soprattutto nel web sociale, sono presi di mira gruppi o singoli eletti a bersaglio perché simbolo di una determinata posizione, comportamento, o fragilità. Il testo si focalizza sull’attivazione e la partecipazione di giovani e gruppi potenzialmente eletti a bersaglio in forme di contronarrazione e narrazione alternativa all’hate speech. Tali azioni sono interpretabili nel framework della Cittadinanza Onlife, ossia il ripensamento del digitale in una prospettiva pedagogica attorno all’educazione, allo spirito critico e alla responsabilità e con la consapevolezza del continuo collegamento tra online e offline all’interno dell’attuale ecosistema informativo. In questo capitolo, tre progetti di educazione all’attivismo digitale del Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali saranno analizzati secondo una teoria del cambiamento attraverso la Media Literacy applicata all’ecosistema informativo attuale. Si tratta della “Ricerca-azione sui discorsi d’odio online di natura antireligiosa” (2019-2020) svolta con i Giovani Musulmani d’Italia su incarico dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, dell’azione con gruppi di minoranza (ebrei, musulmani, rom e sinti) nell’ambito del progetto europeo “REASON – REAct in the Struggle against ONline hate speech” (2021- 2023) e, infine, del progetto “Digit.ALL – Young Digital Advocates come attori del cambiamento: per una cultura contro il discorso d’odio verso le donne online e offline” (2019-2020), realizzato in quattro scuole superiori di Milano e Torino e finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.