Lo spettacolo interiore: immagine mentale e psicologia francese

Il saggio ripercorre e analizza i trattati della psicologia francese relativi alla possibilità di osservare i dinamismi dell’immagine mentale attraverso due processi fondamentali: 1) La sua incarnazione nella dimensione del gesto 2) La sua registrazione mediante dispositivi grafici applicati al corpo, che prefigurano l’avvento di una “scrittura del movimento” (cinematografia). In un’ottica vicina ai temi della cultura visuale e mediante l’analisi degli esperimenti grafici di Pierre Janet, Charles Richet, Charles Féré, Alfred Binet pubblicati nella Revue Philosophique diretta da Ribot e nella Nouvelle Iconographie de la Salpêtrière di Charcot, il saggio segue i primi tentativi di costruzione di una scena in cui proiettare e registrare i movimenti del mondo interiore. Dall’allucinazione all’ipnosi, dall’isteria all’identificazione con modelli immaginari, attraverso diverse forme lo spettacolo dell’immagine mentale diventa un preciso genere di performance della psiche che presto sarà catturato dalle nuove immagini del cinema.