Il fluviale film di Sion Sono Love Exposure ( Ai no mukidashi, Giappone 2008) costituisce una delle incursioni più interessanti del cinema contemporaneo nell’orizzonte tematico dell’amore come Evento puro, che emerge dalla rottura radicale di ogni catena ontologica di causazione (Badiou). L’Evento riavvolge la realtà intorno al proprio incontro, alla sua paradossale impossibile attesa (tutta la prima parte del film è scandita dal conto dei giorni che precedono il suo imprevedibile avvenire) e alla sospensione dello spazio-tempo rispetto alla propria incausata entità (il racconto dei vissuti precedenti l’incontro riavvolge e approfondisce il racconto in una dimensione temporale esplosa). L’amore descritto da Sion Sono è soprattutto produzione di soggettività, nuove entità ineludibilmente esposte. Si creano in un costante paradossale rapporto tra la Legge del Padre e la sua necessaria trasgressione che la alimenta e sostiene. Le Lettere ai Corinzi diventano così il centro significante del film, e contribuiscono insieme alla fotografia feticista, al cinema horror di serie b, al porno, all’action movie di samurai, alla sociologia dei generi e delle religioni a interrogare nel modo più profondo la paradossale dimensione dell’amore.

Grossi, G. M., (Abstract) Amore, legge, desiderio in Love Exposure di Sion Sono, <<FATA MORGANA>>, 2015; 9 (27): 235-240 [https://hdl.handle.net/10807/259779]

Amore, legge, desiderio in Love Exposure di Sion Sono

Grossi, Giancarlo Maria
2015

Abstract

Il fluviale film di Sion Sono Love Exposure ( Ai no mukidashi, Giappone 2008) costituisce una delle incursioni più interessanti del cinema contemporaneo nell’orizzonte tematico dell’amore come Evento puro, che emerge dalla rottura radicale di ogni catena ontologica di causazione (Badiou). L’Evento riavvolge la realtà intorno al proprio incontro, alla sua paradossale impossibile attesa (tutta la prima parte del film è scandita dal conto dei giorni che precedono il suo imprevedibile avvenire) e alla sospensione dello spazio-tempo rispetto alla propria incausata entità (il racconto dei vissuti precedenti l’incontro riavvolge e approfondisce il racconto in una dimensione temporale esplosa). L’amore descritto da Sion Sono è soprattutto produzione di soggettività, nuove entità ineludibilmente esposte. Si creano in un costante paradossale rapporto tra la Legge del Padre e la sua necessaria trasgressione che la alimenta e sostiene. Le Lettere ai Corinzi diventano così il centro significante del film, e contribuiscono insieme alla fotografia feticista, al cinema horror di serie b, al porno, all’action movie di samurai, alla sociologia dei generi e delle religioni a interrogare nel modo più profondo la paradossale dimensione dell’amore.
2015
Italiano
Grossi, G. M., (Abstract) Amore, legge, desiderio in Love Exposure di Sion Sono, <<FATA MORGANA>>, 2015; 9 (27): 235-240 [https://hdl.handle.net/10807/259779]
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