Laundering Illicitly Trafficked Cultural Property and Criminal Law Control over the Import and Export of Artworks and Antiquities

The last decade has been characterised by a growing attention to then criminal dimension of the art and antiquities market. This process culminated in the adoption of the first suppression convention aimed specifically at cultural property trafficking ever entered into force, after the failed attempts dating back to the Eighties and Nineties. After briefly summarising the reasons for this shift in paradigm, the paper delves into the crucial issue of laundering of cultural items of unlawful origin, as addressed by the 2017 Council of Europe Convention, with a specific focus on the crucial role played by international circulation. To this effect, a summary of the main national approaches to the export and import of cultural property is offered for the reader’s consideration, together with some reflections on the growing importance of provenance research and provenance documentation as tools to improve transparency in the market and reduce its ‘grey’ nature.

L’ultimo decennio è stato caratterizzato da una crescente attenzione verso la dimensione criminale del mercato dell’arte e delle antichità. Questo processo è culminato nell’adozione della prima convenzione per la soppressione del traffico di beni culturali mai entrata in vigore, dopo i tentativi falliti degli anni Ottanta e Novanta. Dopo aver riassunto brevemente le ragioni di questo cambio di paradigma, l’articolo approfondisce la questione cruciale del riciclaggio di beni culturali di origine illecita, affrontata dalla Convenzione del Consiglio d’Europa del 2017, con un focus specifico sul ruolo cruciale svolto dalla circolazione internazionale. A tal fine, viene offerta una sintesi dei principali approcci nazionali all’esportazione e all’importazione di beni culturali, insieme ad alcune riflessioni sulla crescente importanza della ricerca e della documentazione di provenienza come strumenti per migliorare la trasparenza del mercato e ridurne la natura ‘grigia’.