La nota, nel commentare la sentenza della Corte costituzionale (20 luglio 2004, n. 245) che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 291 cod. civ. nella parte in cui non prevede che l'adozione di maggiorenni non possa essere pronunciata in presenza di figli naturali, riconosciuti dall'adottante, minorenni o, se maggiorenni, non consenzienti, mira ad operare un ripensamento complessivo dell'istituto dell'adozione di maggiorenni, che da strumento di perpetuazione del nome familiare e di rimedio alla mancanza di discendenza stenta ad acquisire un'identità funzionalmente nuova, quale quella di trasfusione giuridica di nuovi legami affettivi ovvero di assistenza nei confronti dell'adottante.
Renda, A., L’adozione di maggiorenni e la Corte costituzionale, <<FAMILIA>>, 2005; V (3): 558-579 [http://hdl.handle.net/10807/2535]
L’adozione di maggiorenni e la Corte costituzionale
Renda, Andrea
2005
Abstract
La nota, nel commentare la sentenza della Corte costituzionale (20 luglio 2004, n. 245) che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 291 cod. civ. nella parte in cui non prevede che l'adozione di maggiorenni non possa essere pronunciata in presenza di figli naturali, riconosciuti dall'adottante, minorenni o, se maggiorenni, non consenzienti, mira ad operare un ripensamento complessivo dell'istituto dell'adozione di maggiorenni, che da strumento di perpetuazione del nome familiare e di rimedio alla mancanza di discendenza stenta ad acquisire un'identità funzionalmente nuova, quale quella di trasfusione giuridica di nuovi legami affettivi ovvero di assistenza nei confronti dell'adottante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.