Nel saggio si ricostruisce il contenuto del Plan d’éducation nationale, messo a punto da Michel Lepeletier de Saint-Fargeaux e presentato postumo alla Convenzione nazionale da Robespierre il 13 luglio 1793, che permette di conoscere il personaggio Lepeletier de Saint-Fargeaux, meglio noto per il Code pénal del 1791, nel suo profilo di educatore, convinto assertore di una concezione pedagogica, condivisa da diversi rivoluzionari e insieme combattuta da altri, volta a enfatizzare il carattere forzoso e ‘totalitario’ dell’educazione nazionale e la previsione correlata dell’internato obbligatorio dei discenti, con lo scopo manifesto di condizionare il processo formativo del cittadino sì da rigenerarlo secondo le esigenze e le finalità dello Stato.
Isotton, R., Brevi note sul plan d'éducation nationale di Michel Lepeletier de Saint-Fargeaux., in A. Padoa Schiopp, A. P. S., G. Di Renzo Villat, G. D. R. V., G.P. Massett, G. M. (ed.), Amicitiae Pignus. Studi in ricordo di Adriano Cavanna., Giuffrè Editore, Milano 2003: 1247- 1288 [http://hdl.handle.net/10807/25178]
Brevi note sul plan d'éducation nationale di Michel Lepeletier de Saint-Fargeaux.
Isotton, Roberto
2003
Abstract
Nel saggio si ricostruisce il contenuto del Plan d’éducation nationale, messo a punto da Michel Lepeletier de Saint-Fargeaux e presentato postumo alla Convenzione nazionale da Robespierre il 13 luglio 1793, che permette di conoscere il personaggio Lepeletier de Saint-Fargeaux, meglio noto per il Code pénal del 1791, nel suo profilo di educatore, convinto assertore di una concezione pedagogica, condivisa da diversi rivoluzionari e insieme combattuta da altri, volta a enfatizzare il carattere forzoso e ‘totalitario’ dell’educazione nazionale e la previsione correlata dell’internato obbligatorio dei discenti, con lo scopo manifesto di condizionare il processo formativo del cittadino sì da rigenerarlo secondo le esigenze e le finalità dello Stato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.