L'evolversi della morale sessuale, in particolare verso il riconoscimento anche alla donna della libertà di autodeterminarsi nel proprio comportamento sessuale, ha richiamato l'attenzione sulla validità della disciplina contenuta nel Titolo IX "Dei delitti contro la moralità pubblica e il buon costume", e in particolare sugli articoli 519-526 del Codice penale. Tali norme, per l'approccio anacronistico di cui sono espressione, hanno sollecitato molte critiche, sfociate in una serie di proposte di modifica provenienti da diversi gruppi politici. La scelta di fondo politico-criminale assunta da quasi tutti i progetti di riforma della legislazione in materia di reati sessuali è quella di assumere la prospettiva della persona umana come valore in prima istanza meritevole di tutela. L'Autore pone in evidenza l'attualità della problematica, sviluppando, accanto a valutazioni di ordine più strettamente giuridico, anche riflessioni di tipo psicologico e sociologico, sottolineando - tra l'altro - la complessità di un'indagine circa l'elemento del consenso della vittima di condotte di natura sessuale.
Bertolino, M., I reati contro la libertà sessuale tra codice e riforma, <<RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE>>, 1983; (N/A): 1464-1492 [http://hdl.handle.net/10807/24177]
I reati contro la libertà sessuale tra codice e riforma
Bertolino, Marta
1983
Abstract
L'evolversi della morale sessuale, in particolare verso il riconoscimento anche alla donna della libertà di autodeterminarsi nel proprio comportamento sessuale, ha richiamato l'attenzione sulla validità della disciplina contenuta nel Titolo IX "Dei delitti contro la moralità pubblica e il buon costume", e in particolare sugli articoli 519-526 del Codice penale. Tali norme, per l'approccio anacronistico di cui sono espressione, hanno sollecitato molte critiche, sfociate in una serie di proposte di modifica provenienti da diversi gruppi politici. La scelta di fondo politico-criminale assunta da quasi tutti i progetti di riforma della legislazione in materia di reati sessuali è quella di assumere la prospettiva della persona umana come valore in prima istanza meritevole di tutela. L'Autore pone in evidenza l'attualità della problematica, sviluppando, accanto a valutazioni di ordine più strettamente giuridico, anche riflessioni di tipo psicologico e sociologico, sottolineando - tra l'altro - la complessità di un'indagine circa l'elemento del consenso della vittima di condotte di natura sessuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.