La relazione tra genitori e figli può essere adeguatamente compresa solo assumendo una prospettiva multipla, ossia a partire dalle informazioni ricavate da più membri della famiglia. Tuttavia, accade di frequente che genitori e figli riportino percezioni tra loro molto differenti: come interpretare tali discrepanze percettive? I ricercatori le hanno spesso trattate come limiti metodologici; un approccio alternativo, più recente, propone di interpretarle, anziché come “errori”, come possibili indicatori di caratteristiche significative della relazione genitori-figli (Feinberg et al., 2000). In adolescenza queste discrepanze acquistano una salienza del tutto particolare: se da un lato gli studiosi sono concordi nel sostenerne un legame negativo con il funzionamento familiare e individuale, non manca chi legge la presenza di un certo livello di disaccordo come segnale positivo del processo di differenziazione in atto (Goodnow, 1994). Il presente contributo si propone di esaminare il rapporto tra le discrepanze nelle percezioni che genitori e adolescenti hanno della loro relazione, da una parte, e la qualità dei legami e il benessere individuale, dall’altra. Hanno partecipato alla ricerca 381 famiglie (padre, madre e adolescente), i cui membri hanno compilato individualmente un questionario. Le analisi dei dati sono tuttora in corso.
Rosnati, R., Barni, D., Ranieri, S., Discrepanze percettive nella relazione genitore-adolescente: quale significato?, Abstract de <<IX Congresso Nazionale dell Associazione Italiana di Psicologia - Sezione di Psicologia Sociale>>, (Cagliari, 21-23 September 2009 ), Grafica del Parteolla, Dolianova, Cagliari 2009: 216-216 [http://hdl.handle.net/10807/24099]
Discrepanze percettive nella relazione genitore-adolescente: quale significato?
Rosnati, Rosa;Barni, Daniela;Ranieri, Sonia
2009
Abstract
La relazione tra genitori e figli può essere adeguatamente compresa solo assumendo una prospettiva multipla, ossia a partire dalle informazioni ricavate da più membri della famiglia. Tuttavia, accade di frequente che genitori e figli riportino percezioni tra loro molto differenti: come interpretare tali discrepanze percettive? I ricercatori le hanno spesso trattate come limiti metodologici; un approccio alternativo, più recente, propone di interpretarle, anziché come “errori”, come possibili indicatori di caratteristiche significative della relazione genitori-figli (Feinberg et al., 2000). In adolescenza queste discrepanze acquistano una salienza del tutto particolare: se da un lato gli studiosi sono concordi nel sostenerne un legame negativo con il funzionamento familiare e individuale, non manca chi legge la presenza di un certo livello di disaccordo come segnale positivo del processo di differenziazione in atto (Goodnow, 1994). Il presente contributo si propone di esaminare il rapporto tra le discrepanze nelle percezioni che genitori e adolescenti hanno della loro relazione, da una parte, e la qualità dei legami e il benessere individuale, dall’altra. Hanno partecipato alla ricerca 381 famiglie (padre, madre e adolescente), i cui membri hanno compilato individualmente un questionario. Le analisi dei dati sono tuttora in corso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.