L’attività ludica si configura nei primi anni come un percorso di scoperta di se stessi nel e del mondo. Il primo “oggetto” che il bambino utilizza per giocare, e quindi per conoscere ciò che lo circonda, per relazionarsi con gli altri, è il proprio corpo. La persona in crescita necessita di molto tempo, che va ben oltre la scuola dell’infanzia, per giungere ad una piena interpretazione, conoscenza e gestione delle potenzialità espressive e comunicative del proprio corpo. Nella scuola dell’infanzia il bambino deve «sviluppare gradualmente […] la capacità di leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui». Una gradualità che si poggia non solo sulla scelta adeguata delle attività in base alle età, ma soprattutto sulle competenze maturate da ogni singola persona. Se «muoversi è il primo fattore di apprendimento», il percorso di riflessione personale, che precede e segue il momento ludico, permette al bambino di valutare autonomamente i traguardi raggiunti e gli consente di ipotizzare i passi successivi.
Andreoletti, M., Il corpo in gioco, <<SCUOLA MATERNA>>, 2013; 101 (2): 97-97 [https://hdl.handle.net/10807/240516]
Il corpo in gioco
Andreoletti, MassimilianoPrimo
Methodology
2013
Abstract
L’attività ludica si configura nei primi anni come un percorso di scoperta di se stessi nel e del mondo. Il primo “oggetto” che il bambino utilizza per giocare, e quindi per conoscere ciò che lo circonda, per relazionarsi con gli altri, è il proprio corpo. La persona in crescita necessita di molto tempo, che va ben oltre la scuola dell’infanzia, per giungere ad una piena interpretazione, conoscenza e gestione delle potenzialità espressive e comunicative del proprio corpo. Nella scuola dell’infanzia il bambino deve «sviluppare gradualmente […] la capacità di leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui». Una gradualità che si poggia non solo sulla scelta adeguata delle attività in base alle età, ma soprattutto sulle competenze maturate da ogni singola persona. Se «muoversi è il primo fattore di apprendimento», il percorso di riflessione personale, che precede e segue il momento ludico, permette al bambino di valutare autonomamente i traguardi raggiunti e gli consente di ipotizzare i passi successivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.