Premessa La surrenectomia endoscopica rappresenta il gold standard di trattamento delle lesioni surrenaliche benigne di piccole e medie dimensioni, funzionanti e non. Nell’ambito delle tecniche di surrenectomia endoscopica, l’approccio retroperitoneoscopico posteriore rappresenta un approccio diretto ai surreni che, potenzialmente, offre alcuni vantaggi rispetto agli altri accessi endoscopici. Scopo dello studio Scopo di questo lavoro è riferire la nostra esperienza di surrenectomia endoscopica con approccio retroperitoneoscopico posteriore (Posterior Retroperitoneoscopic Adrenalectomy - PRA). Metodi Dal luglio 2003 al dicembre 2009, presso l’Unità Operativa di Chirurgia Generale ed Endocrina del Policlinico A. Gemelli di Roma, su un totale di 383 surrenectomie, sono state eseguite 93 PRA (48 destre, 39 sinistre e 6 bilaterali simultanee per sindrome di Cushing). L’indicazione all’intervento chirurgico è stata in 76 pazienti una ipersecrezione surrenalica e in 17 un incidentaloma. Pregressi interventi di chirurgia addominale sono stati registrati in 37 pazienti (39,8%). Risultati Il tempo operatorio medio è stato di 115,5 ± 50,5 minuti (range: 50-285). La conversione open si è resa necessaria in 2 casi (2,1%). In 2 casi si è verificato un sanguinamento intra-operatorio da lesione cavale, risolto endoscopicamente. Complicanze post-operatorie minori sono state riportate nel 2,1% dei casi. Il diametro medio delle lesioni è stato di 30,5 ± 13,7 mm (range: 10-70) e l’esame istologico definitivo ha documentato 66 adenomi surrenalici, 16 feocromocitomi di cui 2 maligni, 1 carcinoma cortico-surrenalico, 3 metastasi, 6 iperplasie surrenaliche bilaterali ed 1 mielolipoma. La degenza post-operatoria media è stata di 4,1 ± 1,5 giorni (range: 3-11). Ad un follow-up medio di 34,8 ± 21,7 mesi (range: 2-82) in nessuno dei pazienti sottoposti a PRA è stata documentata recidiva di malattia. Fa eccezione una dei 6 pazienti con sindrome di Cushing, che, ad un follow-up medio di 25,0 ± 10,0 mesi (range: 12-40), risulta deceduta per la malattia primitiva (carcinoma mammario metastatico) circa 10 mesi dopo l’intervento. Conclusioni La PRA rappresenta un approccio sicuro ed efficace nel trattamento delle lesioni surrenaliche benigne di diametro ≤ 6 cm, ideale nei casi in cui sia indicata una surrenectomia bilaterale e in pazienti già sottoposti ad interventi di chirurgia addominale maggiore.
Lombardi, C. P., Raffaelli, M., De Crea, C., Oragano, L., Bellantone, R. D. A., La surrenectomia retroperitoneoscopica posteriore: casistica personale, <<OSPEDALI D'ITALIA. CHIRURGIA>>, 2010; 16 (2): 194-200 [http://hdl.handle.net/10807/23977]
La surrenectomia retroperitoneoscopica posteriore: casistica personale
Lombardi, Celestino Pio;Raffaelli, Marco;De Crea, Carmela;Oragano, Luigi;Bellantone, Rocco Domenico Alfonso
2010
Abstract
Premessa La surrenectomia endoscopica rappresenta il gold standard di trattamento delle lesioni surrenaliche benigne di piccole e medie dimensioni, funzionanti e non. Nell’ambito delle tecniche di surrenectomia endoscopica, l’approccio retroperitoneoscopico posteriore rappresenta un approccio diretto ai surreni che, potenzialmente, offre alcuni vantaggi rispetto agli altri accessi endoscopici. Scopo dello studio Scopo di questo lavoro è riferire la nostra esperienza di surrenectomia endoscopica con approccio retroperitoneoscopico posteriore (Posterior Retroperitoneoscopic Adrenalectomy - PRA). Metodi Dal luglio 2003 al dicembre 2009, presso l’Unità Operativa di Chirurgia Generale ed Endocrina del Policlinico A. Gemelli di Roma, su un totale di 383 surrenectomie, sono state eseguite 93 PRA (48 destre, 39 sinistre e 6 bilaterali simultanee per sindrome di Cushing). L’indicazione all’intervento chirurgico è stata in 76 pazienti una ipersecrezione surrenalica e in 17 un incidentaloma. Pregressi interventi di chirurgia addominale sono stati registrati in 37 pazienti (39,8%). Risultati Il tempo operatorio medio è stato di 115,5 ± 50,5 minuti (range: 50-285). La conversione open si è resa necessaria in 2 casi (2,1%). In 2 casi si è verificato un sanguinamento intra-operatorio da lesione cavale, risolto endoscopicamente. Complicanze post-operatorie minori sono state riportate nel 2,1% dei casi. Il diametro medio delle lesioni è stato di 30,5 ± 13,7 mm (range: 10-70) e l’esame istologico definitivo ha documentato 66 adenomi surrenalici, 16 feocromocitomi di cui 2 maligni, 1 carcinoma cortico-surrenalico, 3 metastasi, 6 iperplasie surrenaliche bilaterali ed 1 mielolipoma. La degenza post-operatoria media è stata di 4,1 ± 1,5 giorni (range: 3-11). Ad un follow-up medio di 34,8 ± 21,7 mesi (range: 2-82) in nessuno dei pazienti sottoposti a PRA è stata documentata recidiva di malattia. Fa eccezione una dei 6 pazienti con sindrome di Cushing, che, ad un follow-up medio di 25,0 ± 10,0 mesi (range: 12-40), risulta deceduta per la malattia primitiva (carcinoma mammario metastatico) circa 10 mesi dopo l’intervento. Conclusioni La PRA rappresenta un approccio sicuro ed efficace nel trattamento delle lesioni surrenaliche benigne di diametro ≤ 6 cm, ideale nei casi in cui sia indicata una surrenectomia bilaterale e in pazienti già sottoposti ad interventi di chirurgia addominale maggiore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.