Premessa Il carcinoma cortico-surrenalico (adrenocortical carcinoma - ACC) è un tumore raro, caratterizzato da una presentazione clinica eterogenea e da una prognosi variabile, ma generalmente infausta. Una resezione chirurgica radicale rappresenta, a tutt’oggi, l’unica terapia potenzialmente efficace nel trattamento dell’ACC in fase iniziale (stadi I-II). Scopo dello studio Scopo di questo lavoro è riportare la nostra esperienza monocentrica di una serie consecutiva di ACC, al fine di valutare i risultati della chirurgia nel trattamento di questo tumore. Metodi Abbiamo analizzato i dati clinici ed operatori di 363 pazienti sottoposti a surrenectomia presso la nostra U.O dal 1977 al 2009: 185 con approccio laparotomico, 85 con approccio laparoscopico transperitoneale laterale e 93 con approccio retroperitoneoscopico posteriore. Oggetto di questo studio sono 27 pazienti, 15 uomini e 12 donne, con età media di 49,7 ± 16,4 anni (range: 18-72) sottoposti a surrenectomia per ACC. L’approccio chirurgico è stato di tipo laparotomico in 24 ed endoscopico nei rimanenti 3 (approccio laparoscopico transperitoneale laterale in 2 e retroperitoneoscopico posteriore in 1). In 7 pazienti (26%) è stata eseguita una resezione multiorgano. Risultati Il tempo operatorio medio è stato di 199,7 ± 86,7 minuti (range: 90-390) per gli interventi laparotomici e di 133,3 ± 87,4 minuti (range: 60-230) per quelli endoscopici. Nell’unico paziente sottoposto a surrenectomia retroperitoneoscopica posteriore è stato osservato un sanguinamento intra-operatorio da lesione cavale, risolto endoscopicamente. Complicanze post-operatorie sono state osservate in 6 pazienti (25%) sottoposti a chirurgia laparotomica (1 versamento pleurico, 1 pancreatite, 2 focolai bronco-pneumonici, 1 infezione della ferita e 1 linfocele para-aortico). All’esame istologico le dimensioni medie sono state di 126,3 ± 50,5 mm (range: 50-200) nei pazienti sottoposti a surrenectomia laparotomica e di 55 ± 13,2 mm (range: 45-70) per quelli endoscopici. La stadiazione è stata la seguente: 2 pazienti al I stadio (entrambi sottoposti a surrenectomia endoscopica), 14 al II stadio (di cui 1 sottoposto a surrenectomia laparoscopica), 5 al III stadio e 6 al IV stadio. Il follow-up è stato completato in 21 pazienti (77,8%). Ad un follow-up medio di 40,7 ± 60,0 mesi (range: 1-216) la sopravvivenza assoluta e libera da malattia mediana, calcolata con la metodica di Kaplan-Meier, è stata rispettivamente di 45 e 25 mesi. Conclusioni Sebbene una resezione chirurgica radicale rappresenti l’unico trattamento potenzialmente efficace per i pazienti affetti da ACC, la recidiva di malattia rimane frequente. In considerazione della rarità della patologia, sono auspicabili studi a carattere multicentrico al fine di stabilire quali fattori siano in grado di migliorare la prognosi in termini di recidiva e sopravvivenza.
Lombardi, C. P., Raffaelli, M., De Crea, C., Oragano, L., Pennestri', F., Bellantone, R. D. A., Il trattamento chirurgico del carcinoma cortico-surrenalico: la nostra esperienza, <<OSPEDALI D'ITALIA. CHIRURGIA>>, 2010; 16 (2): 173-179 [http://hdl.handle.net/10807/23974]
Il trattamento chirurgico del carcinoma cortico-surrenalico: la nostra esperienza
Lombardi, Celestino Pio;Raffaelli, Marco;De Crea, Carmela;Oragano, Luigi;Pennestri', Francesco;Bellantone, Rocco Domenico Alfonso
2010
Abstract
Premessa Il carcinoma cortico-surrenalico (adrenocortical carcinoma - ACC) è un tumore raro, caratterizzato da una presentazione clinica eterogenea e da una prognosi variabile, ma generalmente infausta. Una resezione chirurgica radicale rappresenta, a tutt’oggi, l’unica terapia potenzialmente efficace nel trattamento dell’ACC in fase iniziale (stadi I-II). Scopo dello studio Scopo di questo lavoro è riportare la nostra esperienza monocentrica di una serie consecutiva di ACC, al fine di valutare i risultati della chirurgia nel trattamento di questo tumore. Metodi Abbiamo analizzato i dati clinici ed operatori di 363 pazienti sottoposti a surrenectomia presso la nostra U.O dal 1977 al 2009: 185 con approccio laparotomico, 85 con approccio laparoscopico transperitoneale laterale e 93 con approccio retroperitoneoscopico posteriore. Oggetto di questo studio sono 27 pazienti, 15 uomini e 12 donne, con età media di 49,7 ± 16,4 anni (range: 18-72) sottoposti a surrenectomia per ACC. L’approccio chirurgico è stato di tipo laparotomico in 24 ed endoscopico nei rimanenti 3 (approccio laparoscopico transperitoneale laterale in 2 e retroperitoneoscopico posteriore in 1). In 7 pazienti (26%) è stata eseguita una resezione multiorgano. Risultati Il tempo operatorio medio è stato di 199,7 ± 86,7 minuti (range: 90-390) per gli interventi laparotomici e di 133,3 ± 87,4 minuti (range: 60-230) per quelli endoscopici. Nell’unico paziente sottoposto a surrenectomia retroperitoneoscopica posteriore è stato osservato un sanguinamento intra-operatorio da lesione cavale, risolto endoscopicamente. Complicanze post-operatorie sono state osservate in 6 pazienti (25%) sottoposti a chirurgia laparotomica (1 versamento pleurico, 1 pancreatite, 2 focolai bronco-pneumonici, 1 infezione della ferita e 1 linfocele para-aortico). All’esame istologico le dimensioni medie sono state di 126,3 ± 50,5 mm (range: 50-200) nei pazienti sottoposti a surrenectomia laparotomica e di 55 ± 13,2 mm (range: 45-70) per quelli endoscopici. La stadiazione è stata la seguente: 2 pazienti al I stadio (entrambi sottoposti a surrenectomia endoscopica), 14 al II stadio (di cui 1 sottoposto a surrenectomia laparoscopica), 5 al III stadio e 6 al IV stadio. Il follow-up è stato completato in 21 pazienti (77,8%). Ad un follow-up medio di 40,7 ± 60,0 mesi (range: 1-216) la sopravvivenza assoluta e libera da malattia mediana, calcolata con la metodica di Kaplan-Meier, è stata rispettivamente di 45 e 25 mesi. Conclusioni Sebbene una resezione chirurgica radicale rappresenti l’unico trattamento potenzialmente efficace per i pazienti affetti da ACC, la recidiva di malattia rimane frequente. In considerazione della rarità della patologia, sono auspicabili studi a carattere multicentrico al fine di stabilire quali fattori siano in grado di migliorare la prognosi in termini di recidiva e sopravvivenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.