L’attuale emergere del concetto di smart city riapre la questione del rapporto tra innovazione tecnologica e processi urbani. Se, da una parte, una concezione “tecno-imprenditoriale” della città intelligente rischia di riprodurre forme tecnocratiche di sviluppo, orientate esclusivamente alla creazione di nuovi mercati per prodotti e servizi, dall’altra parte, una concezione “abilitante” può dare vita a nuovi modelli di creazione di valore fondati sul potenziale delle nuove tecnologie e sull’intelligenza collettiva generata dalle città.
Lampugnani, D., Città e tecnologie, <<IMPRESE & CITTÀ>>, 2015; (8): 46-50 [https://hdl.handle.net/10807/235439]
Città e tecnologie
Lampugnani, Davide
2015
Abstract
L’attuale emergere del concetto di smart city riapre la questione del rapporto tra innovazione tecnologica e processi urbani. Se, da una parte, una concezione “tecno-imprenditoriale” della città intelligente rischia di riprodurre forme tecnocratiche di sviluppo, orientate esclusivamente alla creazione di nuovi mercati per prodotti e servizi, dall’altra parte, una concezione “abilitante” può dare vita a nuovi modelli di creazione di valore fondati sul potenziale delle nuove tecnologie e sull’intelligenza collettiva generata dalle città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.