Il soggetto freudiano, nel suo primitivo orientamento, sembrava poter assumere una logica di pacificazione terapeutica, verso il ripristino di una completezza, di ritrovamento dell’oggetto. La Metapsicologia sembra promuovere un nuovo interrogativo, più che segnare un limite della dottrina. Intento del presente lavoro è mostrare come l’apertura della seconda topica si affacci in modo stringente attraverso il lutto e le sue contingenze soggettive: il lavoro e il tempo soggettivi che gli sono propri, la sua riuscita e il suo fallimento, la struttura - etica e non psicologica - che si disegna a partire da un modo che è sempre inedito di trattare la perdita, la mancanza, l’oggetto, che così cambia di statuto, ex-siste.
Maiocchi, M. T., Alchimie della Cosa. Perché il lutto? In margine a Lutto e melanconia, Relazione, in Il rifiuto e la depressione. La tristezza tra clinica e forme del vivere. Documento di lavoro per il X Convegno del Campo freudiano in Italia, (Napoli, 10-11 May 1997), GISEP, Torino 1997: 22-40 [http://hdl.handle.net/10807/23486]
Alchimie della Cosa. Perché il lutto? In margine a Lutto e melanconia
Maiocchi, Maria Teresa
1997
Abstract
Il soggetto freudiano, nel suo primitivo orientamento, sembrava poter assumere una logica di pacificazione terapeutica, verso il ripristino di una completezza, di ritrovamento dell’oggetto. La Metapsicologia sembra promuovere un nuovo interrogativo, più che segnare un limite della dottrina. Intento del presente lavoro è mostrare come l’apertura della seconda topica si affacci in modo stringente attraverso il lutto e le sue contingenze soggettive: il lavoro e il tempo soggettivi che gli sono propri, la sua riuscita e il suo fallimento, la struttura - etica e non psicologica - che si disegna a partire da un modo che è sempre inedito di trattare la perdita, la mancanza, l’oggetto, che così cambia di statuto, ex-siste.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.