Questo numero monografico vuole indagare la serialità contemporanea mettendo in evidenza come sia mutata la sua attività di 'world-building'. In tutti i saggi si trovano alcuni soggetti ricorrenti: da un lato, il variegato universo della produzione industriale di televisione, fatto da creatori/produttori, scrittori e registi ma anche – in un contesto fortemente convergente – sceneggiatori cinematografici, sviluppatori di videogiochi, ‘mediatori’ di vario genere (adattatori, traduttori ecc.). Dall’altro lato, l’altrettanto caleidoscopico terreno del consumo, nel quale le figure del semplice spettatore distratto e del fan, avido collezionista di qualunque pezzo del franchise seriale, confondono sempre più le loro fisionomie. Al centro, resta come imprescindibile terreno d’analisi il testo. Ciascuno dei saggi si confronta con specifiche case history seriali, provando a individuare, a partire dai fluttuanti e instabili confini del testo esteso (che comprende ormai non solo il drama o la comedy on air sul piccolo schermo, ma anche le testualità ‘secondarie’ realizzate dalla produzione, come mobisodes e webisodes, e quelle ‘terziarie’ prodotte dai fan), come in esso si incrocino le strategie dell’industria e le tattiche di consumo degli spettatori. Per ciascuna case history si è scelto un punto d’osservazione privilegiato: ovvero il modo in cui il telefilm costruisce un proprio mondo possibile, una diegesi.

Scaglioni, M., Grasso, A. (eds.), Arredo di serie. I mondi possibili della serialità televisiva americana, <<COMUNICAZIONI SOCIALI>>, 2009; 2009: (1): 106 [http://hdl.handle.net/10807/23243]

Arredo di serie. I mondi possibili della serialità televisiva americana

Scaglioni, Massimo;Grasso, Aldo
2009

Abstract

Questo numero monografico vuole indagare la serialità contemporanea mettendo in evidenza come sia mutata la sua attività di 'world-building'. In tutti i saggi si trovano alcuni soggetti ricorrenti: da un lato, il variegato universo della produzione industriale di televisione, fatto da creatori/produttori, scrittori e registi ma anche – in un contesto fortemente convergente – sceneggiatori cinematografici, sviluppatori di videogiochi, ‘mediatori’ di vario genere (adattatori, traduttori ecc.). Dall’altro lato, l’altrettanto caleidoscopico terreno del consumo, nel quale le figure del semplice spettatore distratto e del fan, avido collezionista di qualunque pezzo del franchise seriale, confondono sempre più le loro fisionomie. Al centro, resta come imprescindibile terreno d’analisi il testo. Ciascuno dei saggi si confronta con specifiche case history seriali, provando a individuare, a partire dai fluttuanti e instabili confini del testo esteso (che comprende ormai non solo il drama o la comedy on air sul piccolo schermo, ma anche le testualità ‘secondarie’ realizzate dalla produzione, come mobisodes e webisodes, e quelle ‘terziarie’ prodotte dai fan), come in esso si incrocino le strategie dell’industria e le tattiche di consumo degli spettatori. Per ciascuna case history si è scelto un punto d’osservazione privilegiato: ovvero il modo in cui il telefilm costruisce un proprio mondo possibile, una diegesi.
2009
Italiano
Scaglioni, M., Grasso, A. (eds.), Arredo di serie. I mondi possibili della serialità televisiva americana, <<COMUNICAZIONI SOCIALI>>, 2009; 2009: (1): 106 [http://hdl.handle.net/10807/23243]
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