Negli anni Settanta molte artiste cambiano radicalmente il loro modo di pensare e fare arte adottando un approccio intermediale, non inteso come un processo mirato all’ottenimento di un’opera finita, bensì volto a un duplice percorso di conoscenza, ma teso da un lato all’analisi delle immagini e delle loro pratiche di produzione, dall’altro alla scoperta delle motivazioni profonde all’origine del proprio processo creativo, indipendentemente dal medium di volta in volta adottato. Le pratiche sperimentali di Valentina Berardinone sia nel campo delle arti plastico-grafiche che in quelle audiovisive sono in questo senso esemplificative.
Trevisan, B., Malvezzi, J., Viaggio al margine delle cose: L'arte dell'immagine di Valentina Berardinone, in Cardone, L., Marcheschi, E., Simi, G. (. C. D., CINEma oltre. Donne e pratiche audiovisive in Italia, postmediabooks, Milano 2022: 79-92 [https://hdl.handle.net/10807/232074]
Viaggio al margine delle cose: L'arte dell'immagine di Valentina Berardinone
Trevisan, Bianca
Co-primo
Membro del Collaboration Group
;
2022
Abstract
Negli anni Settanta molte artiste cambiano radicalmente il loro modo di pensare e fare arte adottando un approccio intermediale, non inteso come un processo mirato all’ottenimento di un’opera finita, bensì volto a un duplice percorso di conoscenza, ma teso da un lato all’analisi delle immagini e delle loro pratiche di produzione, dall’altro alla scoperta delle motivazioni profonde all’origine del proprio processo creativo, indipendentemente dal medium di volta in volta adottato. Le pratiche sperimentali di Valentina Berardinone sia nel campo delle arti plastico-grafiche che in quelle audiovisive sono in questo senso esemplificative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.