La storiografia del design ha superato gli orizzonti geografici della storia moderna. Orizzonti che, per più di un secolo, hanno definito i confini del design come se fossero quasi esclusivamente coincidenti con i limiti territoriali dell’Europa occidentale (Gran Bretagna e Germania, in primis) e dell’America del Nord, il cui design è stato considerato modello a cui tendere. Un approccio, questo, che ha determinato una grande narrativa che, prescindendo dalle differenze culturali e ontologiche, ha appiattito e omologato la ricerca piuttosto che arricchire il dibattito su cosa includere nella storia. Le visioni geografiche della storia moderna, con le sue priorità ideologiche e metodologiche, hanno finito per inibire l’adozione di prospettive alternative.
Proverbio, P., Ferrara, M., Guida, F., Geografie relazionali nella storia del design, <<Aisdesign. Storia e Ricerche>>, 2021; vol. 8 (15): 9-18 [https://hdl.handle.net/10807/232054]
Geografie relazionali nella storia del design
Proverbio, Paola
Co-primo
Membro del Collaboration Group
;
2022
Abstract
La storiografia del design ha superato gli orizzonti geografici della storia moderna. Orizzonti che, per più di un secolo, hanno definito i confini del design come se fossero quasi esclusivamente coincidenti con i limiti territoriali dell’Europa occidentale (Gran Bretagna e Germania, in primis) e dell’America del Nord, il cui design è stato considerato modello a cui tendere. Un approccio, questo, che ha determinato una grande narrativa che, prescindendo dalle differenze culturali e ontologiche, ha appiattito e omologato la ricerca piuttosto che arricchire il dibattito su cosa includere nella storia. Le visioni geografiche della storia moderna, con le sue priorità ideologiche e metodologiche, hanno finito per inibire l’adozione di prospettive alternative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.