L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 ha rappresentato per tutte le famiglie un’onda di eventi stressanti che ha messo a dura prova la capacità di adattamento. Sono stati registrati numerosi cambiamenti in termini negativi (ad es., sovraccarico di cura, difficile conciliazione tra vita personale e lavorativa), ma anche non pochi cambiamenti di segno positivo (ad es., maggiore tempo da trascorrere con i figli). Il presente contributo focalizza l’attenzione su come una particolare tipologia di famiglia, quella adottiva, che nel suo percorso ha già dovuto far fronte a numerosi eventi critici, si è misurata con gli stressor specifici legati alla pandemia. Contrariamente allo stereotipo diffuso, è risultato che i genitori adottivi sono stati più capaci di reagire, dal punto di vista emotivo, in modo equilibrato di fronte all’emergenza sanitaria. Nello specifico, le madri adottive sembrano avere risentito meno degli aspetti potenzialmente traumatici delle conseguenze legate al periodo pandemico e hanno mostrato di possedere molteplici risorse a livello individuale, di coppia e sociale; d’altra parte, però, date le sfide aggiuntive legate al percorso adottivo, manifestano un livello più basso di soddisfazione per la relazione con i/le figli/e, nonostante questo sembri aumentare nel periodo pandemico.

Canzi, E. C. R., Rosnati, R., Barni, D., Ranieri, S., Danioni, F. V., Ferrari, L., Le famiglie adottive e la “lunga” pandemia: quali risorse evulnerabilità?, <<THE INQUISITIVE MIND>>, 2023; (24): 1-6 [https://hdl.handle.net/10807/231633]

Le famiglie adottive e la “lunga” pandemia: quali risorse e vulnerabilità?

Canzi, Elena Camilla Rosa;Rosnati, Rosa;Ranieri, Sonia;Danioni, Francesca Vittoria;Ferrari, Laura
2023

Abstract

L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 ha rappresentato per tutte le famiglie un’onda di eventi stressanti che ha messo a dura prova la capacità di adattamento. Sono stati registrati numerosi cambiamenti in termini negativi (ad es., sovraccarico di cura, difficile conciliazione tra vita personale e lavorativa), ma anche non pochi cambiamenti di segno positivo (ad es., maggiore tempo da trascorrere con i figli). Il presente contributo focalizza l’attenzione su come una particolare tipologia di famiglia, quella adottiva, che nel suo percorso ha già dovuto far fronte a numerosi eventi critici, si è misurata con gli stressor specifici legati alla pandemia. Contrariamente allo stereotipo diffuso, è risultato che i genitori adottivi sono stati più capaci di reagire, dal punto di vista emotivo, in modo equilibrato di fronte all’emergenza sanitaria. Nello specifico, le madri adottive sembrano avere risentito meno degli aspetti potenzialmente traumatici delle conseguenze legate al periodo pandemico e hanno mostrato di possedere molteplici risorse a livello individuale, di coppia e sociale; d’altra parte, però, date le sfide aggiuntive legate al percorso adottivo, manifestano un livello più basso di soddisfazione per la relazione con i/le figli/e, nonostante questo sembri aumentare nel periodo pandemico.
2023
Italiano
Canzi, E. C. R., Rosnati, R., Barni, D., Ranieri, S., Danioni, F. V., Ferrari, L., Le famiglie adottive e la “lunga” pandemia: quali risorse evulnerabilità?, <<THE INQUISITIVE MIND>>, 2023; (24): 1-6 [https://hdl.handle.net/10807/231633]
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10807/231633
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact