Le campagne di scavo condotte dal Centro Studi Lunensi per conto della Soprintendenza Archeologica della Liguria nell’area della cattedrale paleocristiana e medievale di Luni hanno chiarito che il primo edificio di culto è frutto della trasformazione di un’ampia domus con più fasi costruttive fino all’inoltrato IV secolo (la casa di ‘Oceano’). Durante le operazioni archeologiche, sono emerse una sessantina di sepolture - collocate sia all’interno che all’esterno della chiesa - di cui, in assenza di corredo, è stato possibile definire solo su base stratigrafica l’orizzonte cronologico di appartenenza. In attesa dei risultati dell’analisi antropologica e archeometrica dei resti ossei, lo studio delle inumazioni ha consentito di osservarne la distribuzione in rapporto all’arco cronologico di evoluzione del complesso monumentale. Le tombe più antiche (seconda metà VII- ante IX secolo?) sono collocate all’interno della chiesa, mentre in un momento successivo (post XI secolo) trovano posto nell’area antistante alla facciata e più tardi (post XII secolo) in quella esterna meridionale.
Del Galdo, E., Lusuardi Siena, M. S., Le sepolture nella cattedrale paleocristiana e medievale di Luni (SP), in 3° Ciclo di Studi Medievali. Atti del Convegno (Firenze, 8-10 settembre 2017), (Firenze, 08-10 September 2017), Etabeta Ps di A. Sgueglia, Firenze 2017: 230-243 [https://hdl.handle.net/10807/230501]
Le sepolture nella cattedrale paleocristiana e medievale di Luni (SP)
Del Galdo, Elisa
;Lusuardi Siena, Maria Silvia
2017
Abstract
Le campagne di scavo condotte dal Centro Studi Lunensi per conto della Soprintendenza Archeologica della Liguria nell’area della cattedrale paleocristiana e medievale di Luni hanno chiarito che il primo edificio di culto è frutto della trasformazione di un’ampia domus con più fasi costruttive fino all’inoltrato IV secolo (la casa di ‘Oceano’). Durante le operazioni archeologiche, sono emerse una sessantina di sepolture - collocate sia all’interno che all’esterno della chiesa - di cui, in assenza di corredo, è stato possibile definire solo su base stratigrafica l’orizzonte cronologico di appartenenza. In attesa dei risultati dell’analisi antropologica e archeometrica dei resti ossei, lo studio delle inumazioni ha consentito di osservarne la distribuzione in rapporto all’arco cronologico di evoluzione del complesso monumentale. Le tombe più antiche (seconda metà VII- ante IX secolo?) sono collocate all’interno della chiesa, mentre in un momento successivo (post XI secolo) trovano posto nell’area antistante alla facciata e più tardi (post XII secolo) in quella esterna meridionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.