Discutendo un libro di Bruno Montanari, "Potevo far meglio? Saggio sull'imperativo categorico", il saggio, pur apprezzando l'intento di evitare il prescrittivismo vincolante dimentico delle pluralità delle visioni morali, mette in luce le criticità dipendenti sia da una fondazione kantiana dell'umana finitezza, sia dalla convinzione che l'insuperabile imperfezione dell'azione umana sia essenzialmente connaturata al suo essere libera.
Lenoci, M., Il meglio è nemico del bene?, <<NOTIZIE DI POLITEIA>>, 2003; 19 (71): 129-135 [https://hdl.handle.net/10807/229141]
Il meglio è nemico del bene?
Lenoci, Michele
2003
Abstract
Discutendo un libro di Bruno Montanari, "Potevo far meglio? Saggio sull'imperativo categorico", il saggio, pur apprezzando l'intento di evitare il prescrittivismo vincolante dimentico delle pluralità delle visioni morali, mette in luce le criticità dipendenti sia da una fondazione kantiana dell'umana finitezza, sia dalla convinzione che l'insuperabile imperfezione dell'azione umana sia essenzialmente connaturata al suo essere libera.File in questo prodotto:
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