Un enorme volto radiografato proiettato quasi in forma tridimensionale e una voce profonda e mansueta sono i principali tratti caratteristici della Creatura di Stefano Massini. Il mostro, ridotto a parola, tiene le fila della storia; attraverso un discorso pieno di interrogativi senza risposta lancia la propria accusa nei confronti del Creatore: Victor Frankenstein. È quest'ultimo il vero essere orripilante che “giocando” a fare Dio supera il limite concesso alla ragione umana. La relazione intende mettere in luce i tratti salienti della riscrittura e della messinscena di Massini, spettacolo prodotto Teatro Metastasio Stabile della Toscana/Teatro delle Donne-Centro Nazionale di Drammaturgia in collaborazione con Festival della Creatività 2008.
Simone, M. R., L'umana mostruosità del Frankenstein di Stefano Massini, in Caro mostro. Duecento anni di Frankenstein, (Verona, Palazzo della Gran Guardia, Sala Convegni, 04-09 November 2018), Fiorini Verona, Verona 2022:2022 187-199 [https://hdl.handle.net/10807/228907]
L'umana mostruosità del Frankenstein di Stefano Massini
Simone, Maria Rita
2022
Abstract
Un enorme volto radiografato proiettato quasi in forma tridimensionale e una voce profonda e mansueta sono i principali tratti caratteristici della Creatura di Stefano Massini. Il mostro, ridotto a parola, tiene le fila della storia; attraverso un discorso pieno di interrogativi senza risposta lancia la propria accusa nei confronti del Creatore: Victor Frankenstein. È quest'ultimo il vero essere orripilante che “giocando” a fare Dio supera il limite concesso alla ragione umana. La relazione intende mettere in luce i tratti salienti della riscrittura e della messinscena di Massini, spettacolo prodotto Teatro Metastasio Stabile della Toscana/Teatro delle Donne-Centro Nazionale di Drammaturgia in collaborazione con Festival della Creatività 2008.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.