L’Oltrepò Pavese è un’area vocata tradizionalmente alla viticoltura soprattutto nella sua estensione collinare e rappresenta una delle più importanti aree per la produzione di vini di qualità nel Nord Italia. Nell’ambito del progetto “Oltrepò BioDiverso”, finanziato dalla Fondazione Cariplo, la diversa gestione dell’interfila dei vigneti (cv Croatina, Pinot noir, Barbera, Riesling italico, Merlot) è stata valutata con approccio multidisciplinare per determinare:a) biodiversità dei microartropodi valutando le loro abbondanze, indici ecologici come Shannon, Simpson, Margalef, QBSar, acari oribatidi/altri acari; b) composizione delle comunità di funghi e batteri del suolo a due diverse profondità (0-30 e 30-60 cm); c) caratteristiche fisiche (tessitura, porosità), chimiche (come TOC, TN, S) e idrologiche del suolo (CSC, contenuto idrico, ecc.). La ricerca è stata condotta ponendo a confronto 3 vigneti con interfilare lavorato solo superficialmente fino a 20 cm (Conservative Tillage - CT) e 3 vigneti con copertura vegetale naturale senza lavorazione (No Tillage - NT). Nel 2017 sono stati prelevati 3 campioni di terreno nell’interfila di ognuno dei 6 siti. Le comunità dei microartropodi raccolte sono state caratterizzate sulla base del loro adattamento morfologico alla vita nel suolo (forme biologiche). Il DNA totale dei batteri e dei funghi è stato estratto da campioni provenienti dalle due diverse profondità (0-30, 30-60 cm). L'assenza di lavorazione del terreno si ripercuote in una migliore conducibilità idraulica superficiale, con maggiori macroporosità e quantità di materia organica. In tale microhabitat edafico (NT), gli indici di biodiversità degli artropodi presentano valori più alti rispetto ai suoli lavorati (CT), mentre i valori medi di QBSar sono elevati (>140) in entrambi i casi. Le abbondanze totali presentano una distribuzione variabile in base alla località (F5,17= 9,25 p<0,001) probabilmente risentendo anche di altri fattori come l’età del vigneto o l’uso di erbicidi. Il rapporto oribatidi/altri acari è maggiore in NT (O/aA=0,87), denotando una complessità di nicchie ecologiche fruibili per questi acari dall’importante ruolo nel ciclo della materia organica. Un fattore di regolazione della comunità microbica è rappresentato dal contenuto idrico del suolo: gli Actinobacteria sono particolarmente abbondanti in NT, i Firmicutes e i Bacteroidetes in CT. La comunità fungina è composta principalmente da Ascomycota, Mortierellomycota e Basidiomycota. La componente biologica descritta assieme al contesto microambientale è in grado di fornire importanti informazioni, da considerare nell’adozione di pratiche efficaci di gestione dei vigneti per preservare la funzionalità del suolo e la biodiversità.

Cristina Reguzzi, M., Simoni, S., Bertonazzi, M. C., Bordoni, M., Maerker, M., Meisina, C., Capelli, E., Vercesi, A., Ganimede, C., Mazzoni, E., Gagnarli, E., Microhabitat degli artropodi del suolo in vigneti dell’Oltrepò pavese a diversa conduzione agronomica dell’interfila, Poster, in CNIE 2021 Torino Libro degli Abstract, (Torino, 07-11 June 2021), Accademia Nazionale Italiana di Entomologia, Torino 2021: 66-66 [https://hdl.handle.net/10807/228070]

Microhabitat degli artropodi del suolo in vigneti dell’Oltrepò pavese a diversa conduzione agronomica dell’interfila

Bertonazzi, Maria Cristina;Vercesi, Alberto;Ganimede, Cristina;Mazzoni, Emanuele;
2021

Abstract

L’Oltrepò Pavese è un’area vocata tradizionalmente alla viticoltura soprattutto nella sua estensione collinare e rappresenta una delle più importanti aree per la produzione di vini di qualità nel Nord Italia. Nell’ambito del progetto “Oltrepò BioDiverso”, finanziato dalla Fondazione Cariplo, la diversa gestione dell’interfila dei vigneti (cv Croatina, Pinot noir, Barbera, Riesling italico, Merlot) è stata valutata con approccio multidisciplinare per determinare:a) biodiversità dei microartropodi valutando le loro abbondanze, indici ecologici come Shannon, Simpson, Margalef, QBSar, acari oribatidi/altri acari; b) composizione delle comunità di funghi e batteri del suolo a due diverse profondità (0-30 e 30-60 cm); c) caratteristiche fisiche (tessitura, porosità), chimiche (come TOC, TN, S) e idrologiche del suolo (CSC, contenuto idrico, ecc.). La ricerca è stata condotta ponendo a confronto 3 vigneti con interfilare lavorato solo superficialmente fino a 20 cm (Conservative Tillage - CT) e 3 vigneti con copertura vegetale naturale senza lavorazione (No Tillage - NT). Nel 2017 sono stati prelevati 3 campioni di terreno nell’interfila di ognuno dei 6 siti. Le comunità dei microartropodi raccolte sono state caratterizzate sulla base del loro adattamento morfologico alla vita nel suolo (forme biologiche). Il DNA totale dei batteri e dei funghi è stato estratto da campioni provenienti dalle due diverse profondità (0-30, 30-60 cm). L'assenza di lavorazione del terreno si ripercuote in una migliore conducibilità idraulica superficiale, con maggiori macroporosità e quantità di materia organica. In tale microhabitat edafico (NT), gli indici di biodiversità degli artropodi presentano valori più alti rispetto ai suoli lavorati (CT), mentre i valori medi di QBSar sono elevati (>140) in entrambi i casi. Le abbondanze totali presentano una distribuzione variabile in base alla località (F5,17= 9,25 p<0,001) probabilmente risentendo anche di altri fattori come l’età del vigneto o l’uso di erbicidi. Il rapporto oribatidi/altri acari è maggiore in NT (O/aA=0,87), denotando una complessità di nicchie ecologiche fruibili per questi acari dall’importante ruolo nel ciclo della materia organica. Un fattore di regolazione della comunità microbica è rappresentato dal contenuto idrico del suolo: gli Actinobacteria sono particolarmente abbondanti in NT, i Firmicutes e i Bacteroidetes in CT. La comunità fungina è composta principalmente da Ascomycota, Mortierellomycota e Basidiomycota. La componente biologica descritta assieme al contesto microambientale è in grado di fornire importanti informazioni, da considerare nell’adozione di pratiche efficaci di gestione dei vigneti per preservare la funzionalità del suolo e la biodiversità.
2021
Italiano
CNIE 2021 Torino Libro degli Abstract
XXVI CONGRESSO NAZIONALE ITALIANO DI ENTOMOLOGIA
Torino
Poster
7-giu-2021
11-giu-2021
Accademia Nazionale Italiana di Entomologia
Cristina Reguzzi, M., Simoni, S., Bertonazzi, M. C., Bordoni, M., Maerker, M., Meisina, C., Capelli, E., Vercesi, A., Ganimede, C., Mazzoni, E., Gagnarli, E., Microhabitat degli artropodi del suolo in vigneti dell’Oltrepò pavese a diversa conduzione agronomica dell’interfila, Poster, in CNIE 2021 Torino Libro degli Abstract, (Torino, 07-11 June 2021), Accademia Nazionale Italiana di Entomologia, Torino 2021: 66-66 [https://hdl.handle.net/10807/228070]
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