Il termine coniato da Raphael Lemkin all’indomani della Seconda guerra mondiale per nominare gli eccidi dell’apparato nazista – new conceptions requires new terms – trasse ispirazione dalle riflessioni di George Eastman, imprenditore e pioniere della fotografia, per il marchio Kodak: «primo è breve, secondo non si presta ad errori di pronuncia, terzo non assomiglia a nulla e non può essere associato che alla Kodak». Sebbene sarebbero occorsi 50 anni per giungere alla prima condanna internazionale per il crimine di genocidio, il termine continua a esprimere una singolare unicità e rappresenta una parola-chiave nel dibattito contemporaneo, giuridico e non solo. Questo pone un problema di individuazione delle caratteristiche proprie della figura, specialmente con riferimento alla qualifica strettamente giuridica. Da ultimo, un’eco di tale complessità è rintracciabile nella controversia generata dinanzi alla Corte internazionale di giustizia per il ricorso improprio al termine, da parte della Federazione russa, al fine di giustificare l’aggressione dell’Ucraina.
Della Morte, G., «CERCO UNA PAROLA COME KODAK» - SULL’ORIGINE E L’USO DELTERMINE «GENOCIDIO», <<QUADERNI DI SIDIBLOG>>, 2022; 2022 (N/A): 15-23 [https://hdl.handle.net/10807/227055]
«CERCO UNA PAROLA COME KODAK» - SULL’ORIGINE E L’USO DEL TERMINE «GENOCIDIO»
Della Morte, Gabriele
2022
Abstract
Il termine coniato da Raphael Lemkin all’indomani della Seconda guerra mondiale per nominare gli eccidi dell’apparato nazista – new conceptions requires new terms – trasse ispirazione dalle riflessioni di George Eastman, imprenditore e pioniere della fotografia, per il marchio Kodak: «primo è breve, secondo non si presta ad errori di pronuncia, terzo non assomiglia a nulla e non può essere associato che alla Kodak». Sebbene sarebbero occorsi 50 anni per giungere alla prima condanna internazionale per il crimine di genocidio, il termine continua a esprimere una singolare unicità e rappresenta una parola-chiave nel dibattito contemporaneo, giuridico e non solo. Questo pone un problema di individuazione delle caratteristiche proprie della figura, specialmente con riferimento alla qualifica strettamente giuridica. Da ultimo, un’eco di tale complessità è rintracciabile nella controversia generata dinanzi alla Corte internazionale di giustizia per il ricorso improprio al termine, da parte della Federazione russa, al fine di giustificare l’aggressione dell’Ucraina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.