Questo contributo intende studiare il ruolo della flessibilità produttiva nel perseguimento di strategie di diversificazione della produzione, finalizzate a saturare tatticamente la capacità produttiva in situazioni di calo della domanda nei mercati tradizionalmente serviti dall’azienda. L’analisi empirica, volta a esplorare queste relazioni, è condotta attraverso la somministrazione di un questionario veicolato da dalle sezioni di Confindustria di Bergamo e di Trento. I risultati preliminari, che si fondano sui dati forniti da 39 aziende, dimostrano che durante il lockdown del 2020, dovuto alla pandemia COVID-19, le imprese caratterizzate da una maggiore flessibilità produttiva hanno potuto lanciare nuovi prodotti (come gel disinfettanti, mascherine, camici o presidi sanitari), la cui produzione era consentita dalla normativa vigente, riuscendo a contenere la riduzione del grado di saturazione delle linee produttive e di garantire il mantenimento dell’occupazione più efficacemente rispetto ad altre imprese meno flessibili.
Belvedere, V., Grando, A., Chiarini, A., D'Angelo, V., Flessibilità e Saturazione Tattica della Capacità Produttiva durante il Periodo della Pandemia COVID-19: evidenze sul campo, in Convegno SIM "Next Generation Marketing. Place, People, Planet: cooperation & shared value for a new era of critical marketing", (Salerno, 20-21 October 2022), NA, NA 2022: 1-7 [https://hdl.handle.net/10807/223066]
Flessibilità e Saturazione Tattica della Capacità Produttiva durante il Periodo della Pandemia COVID-19: evidenze sul campo
Belvedere, Valeria
;D'Angelo, Viviana
2022
Abstract
Questo contributo intende studiare il ruolo della flessibilità produttiva nel perseguimento di strategie di diversificazione della produzione, finalizzate a saturare tatticamente la capacità produttiva in situazioni di calo della domanda nei mercati tradizionalmente serviti dall’azienda. L’analisi empirica, volta a esplorare queste relazioni, è condotta attraverso la somministrazione di un questionario veicolato da dalle sezioni di Confindustria di Bergamo e di Trento. I risultati preliminari, che si fondano sui dati forniti da 39 aziende, dimostrano che durante il lockdown del 2020, dovuto alla pandemia COVID-19, le imprese caratterizzate da una maggiore flessibilità produttiva hanno potuto lanciare nuovi prodotti (come gel disinfettanti, mascherine, camici o presidi sanitari), la cui produzione era consentita dalla normativa vigente, riuscendo a contenere la riduzione del grado di saturazione delle linee produttive e di garantire il mantenimento dell’occupazione più efficacemente rispetto ad altre imprese meno flessibili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.