Tra Populismi e Tecnocrazia. La crisi democratica dell’Unione negli anni della Grande Recessione

Populismi e tecnocrazie, come Scilla e Cariddi, agiscono in rapporto simbiotico e dialettico: il proposito d’evitare un estremo porta irrimediabilmente verso l’altro, come può essere compreso, tra gli altri casi, dalla situazione italiana dell’ultimo decennio: al “populismo” degli esecutivi a guida di Silvio Berlusconi è succeduto, nel Novembre 2011, il governo tecnocratico di Mario Monti, che a colpi di decreti emergenziali ha applicato, senza mediazioni, politiche di austerity . Le successive esperienze dei governi Letta, Renzi e Gentiloni non si sono distanziate da tale solco, generando, nelle recenti elezioni politiche nazionali (4 Marzo 2018), una escalation di consensi in favore di partiti anti-sistema quali Movimento Cinque Stelle e Lega.