Come sottolineato dalla storiografia più recente, la costruzione del consenso politico di Napoleone trovò una particolare declinazione, negli anni dell’Impero (1804-1815), nei numerosi interventi che il governo francese promosse sul piano della politica religiosa; un obiettivo strettamente legato agli intenti che si proponevano di circondare la figura e il potere di Bonaparte di un alone sacralizzante e che non mancò di trovare evidente espressione, all’indomani della sua fondazione nel 1805, anche nel Regno d’Italia napoleonico di cui Milano era capitale. Nel ricostruire il processo che portò all’introduzione delle preghiere da recitarsi in favore del sovrano dei Francesi e a conferire alla componente religiosa un ruolo di primo piano nei pubblici festeggiamenti che furono organizzati all’interno dello Stato satellite per celebrare il giorno genetliaco e onomastico dell’imperatore, il presente intervento si propone di porre l’accento sul diretto coinvolgimento dell’episcopato e del clero ai fini della corretta osservanza delle nuove iniziative e di rilevare, nel contempo, le difficoltà a cui le autorità governative dovettero far fronte per radicare l’adesione per il regime col fare ricorso alle nuove misure.
Benzoni, R., Religious policy and the building of political support in the Napoleonic Kingdom of Italy, in Napoleonic Milan. Laboratory of modernity and strategies of representation, (Milano, 15-16 March 2021), Edizioni ETS, Pisa 2022:<<CANONE TEATRALE EUROPEO>>, 83-102 [http://hdl.handle.net/10807/217205]
Religious policy and the building of political support in the Napoleonic Kingdom of Italy
Benzoni, Riccardo
2022
Abstract
Come sottolineato dalla storiografia più recente, la costruzione del consenso politico di Napoleone trovò una particolare declinazione, negli anni dell’Impero (1804-1815), nei numerosi interventi che il governo francese promosse sul piano della politica religiosa; un obiettivo strettamente legato agli intenti che si proponevano di circondare la figura e il potere di Bonaparte di un alone sacralizzante e che non mancò di trovare evidente espressione, all’indomani della sua fondazione nel 1805, anche nel Regno d’Italia napoleonico di cui Milano era capitale. Nel ricostruire il processo che portò all’introduzione delle preghiere da recitarsi in favore del sovrano dei Francesi e a conferire alla componente religiosa un ruolo di primo piano nei pubblici festeggiamenti che furono organizzati all’interno dello Stato satellite per celebrare il giorno genetliaco e onomastico dell’imperatore, il presente intervento si propone di porre l’accento sul diretto coinvolgimento dell’episcopato e del clero ai fini della corretta osservanza delle nuove iniziative e di rilevare, nel contempo, le difficoltà a cui le autorità governative dovettero far fronte per radicare l’adesione per il regime col fare ricorso alle nuove misure.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.