Presentiamo qui un’agile e originale riflessione di don Roberto Maier, docente di Teologia presso l’Università del Sacro Cuore e redattore della rivista, che, a partire dal pensiero di papa Francesco sull’idea di popolo, approfondisce il tema del sapere dell’uomo comune, provando ad andare oltre la contrapposizione intellettualistica fra doxa ed episteme, distinzione schematica che finisce per indiziare di ignoranza la sensibilità popolare. Il tema ha evidente risonanza ecclesiale in questa stagione concentrata sulle questioni della sinodalità e può essere fatto avanzare raffinando gli strumenti che consentono di leggere il sapere dell’uomo/fedele ‘semplice’. Infatti, «“ciò che l’uomo sa” non è mai un dato, né un semplice deposito di conoscenze. Ciò che l’uomo sa, ciò che riconosce come autentico, è proprio il dramma della libertà. [...] Il compito di chiederci cosa sa l’uomo, coinvolge la Chiesa perché è un tutt’uno con il compito di svelare l’uomo a sé stesso. Similmente, l’abilitazione del cittadino al dialogo democratico dovrebbe essere riconosciuta come una funzione essenziale di qualunque istituzione civile. L’edificazione di un popolo passa soprattutto da qui».

Maier, R. G., Quel che il popolo sa. Chiesa e democrazie tra il vecchio e il nuovo mondo, <<RIVISTA DEL CLERO ITALIANO>>, 103; 2022 (10): 692-701 [http://hdl.handle.net/10807/217106]

Quel che il popolo sa. Chiesa e democrazie tra il vecchio e il nuovo mondo

Maier, Roberto Giorgio
Primo
Writing – Review & Editing
2022

Abstract

Presentiamo qui un’agile e originale riflessione di don Roberto Maier, docente di Teologia presso l’Università del Sacro Cuore e redattore della rivista, che, a partire dal pensiero di papa Francesco sull’idea di popolo, approfondisce il tema del sapere dell’uomo comune, provando ad andare oltre la contrapposizione intellettualistica fra doxa ed episteme, distinzione schematica che finisce per indiziare di ignoranza la sensibilità popolare. Il tema ha evidente risonanza ecclesiale in questa stagione concentrata sulle questioni della sinodalità e può essere fatto avanzare raffinando gli strumenti che consentono di leggere il sapere dell’uomo/fedele ‘semplice’. Infatti, «“ciò che l’uomo sa” non è mai un dato, né un semplice deposito di conoscenze. Ciò che l’uomo sa, ciò che riconosce come autentico, è proprio il dramma della libertà. [...] Il compito di chiederci cosa sa l’uomo, coinvolge la Chiesa perché è un tutt’uno con il compito di svelare l’uomo a sé stesso. Similmente, l’abilitazione del cittadino al dialogo democratico dovrebbe essere riconosciuta come una funzione essenziale di qualunque istituzione civile. L’edificazione di un popolo passa soprattutto da qui».
2022
Italiano
Maier, R. G., Quel che il popolo sa. Chiesa e democrazie tra il vecchio e il nuovo mondo, <<RIVISTA DEL CLERO ITALIANO>>, 103; 2022 (10): 692-701 [http://hdl.handle.net/10807/217106]
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