Nell’ambito dell’interazione medico-paziente il colloquio costituisce uno strumento indispensabile per l’anamnesi, la diagnosi e le prescrizioni di cura. Un ruolo rilevante nella conduzione di un colloquio è esercitato dai segnali non verbali e dai segnali vocali non verbali, soprattutto qualora il colloquio sia finalizzato ad indagare aspetti che il paziente considera difficilmente condivisibili (Delega et al. 1993). Oggetto del presente lavoro è l’analisi dei tratti soprasegmentali vocali (tono, volume, ritmo d’eloquio) nella conduzione di colloqui relativi ad argomenti ad alto impatto emotivo. In particolare viene individuata e analizzata la strategia di interrogazione denominata “reiterazione della domanda”, frequentemente utilizzata per ottenere informazioni che il paziente non fornisce spontaneamente. L’analisi dei dati acustici relativi alle domande costituenti il campione (media e gamma di F°, media del ritmo di articolazione e di eloquio, media e dev.st. dell’intensità) consente di descrivere differenti strategie di reiterazione della domanda e la loro diversa efficacia nell’ottenere una risposta. In sintesi, i dati mettono in evidenza modalità funzionali ed efficaci di porre le domande, in particolare attraverso l’uso sinergico dei codici verbale e vocale non verbale. Inoltre, nella modalità di reiterazione della domanda, l’uso del vocale non verbale consente di connotare in maniera empatica l’interazione tra intervistatore ed intervistato, favorendo la self disclosure.
Ciceri, M. R., Biassoni, F., Il ruolo della voce nella conduzione di colloqui finalizzati nella narrazione di eventi ad elevato impatto emotivo, <<LA CURA>>, 2005; 2005 (2): 62-62 [http://hdl.handle.net/10807/21416]
Il ruolo della voce nella conduzione di colloqui finalizzati nella narrazione di eventi ad elevato impatto emotivo
Ciceri, Maria Rita;Biassoni, Federica
2005
Abstract
Nell’ambito dell’interazione medico-paziente il colloquio costituisce uno strumento indispensabile per l’anamnesi, la diagnosi e le prescrizioni di cura. Un ruolo rilevante nella conduzione di un colloquio è esercitato dai segnali non verbali e dai segnali vocali non verbali, soprattutto qualora il colloquio sia finalizzato ad indagare aspetti che il paziente considera difficilmente condivisibili (Delega et al. 1993). Oggetto del presente lavoro è l’analisi dei tratti soprasegmentali vocali (tono, volume, ritmo d’eloquio) nella conduzione di colloqui relativi ad argomenti ad alto impatto emotivo. In particolare viene individuata e analizzata la strategia di interrogazione denominata “reiterazione della domanda”, frequentemente utilizzata per ottenere informazioni che il paziente non fornisce spontaneamente. L’analisi dei dati acustici relativi alle domande costituenti il campione (media e gamma di F°, media del ritmo di articolazione e di eloquio, media e dev.st. dell’intensità) consente di descrivere differenti strategie di reiterazione della domanda e la loro diversa efficacia nell’ottenere una risposta. In sintesi, i dati mettono in evidenza modalità funzionali ed efficaci di porre le domande, in particolare attraverso l’uso sinergico dei codici verbale e vocale non verbale. Inoltre, nella modalità di reiterazione della domanda, l’uso del vocale non verbale consente di connotare in maniera empatica l’interazione tra intervistatore ed intervistato, favorendo la self disclosure.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.