Participatory research practices refer to a way of thinking about family not only as a private subject but as a social one. Understood and valued as an open system, family can weave a generative relationship with its environment. In this sense, the article presents participatory research as a heuristic device that makes it possible to identify the family as a resource, by repositioning it in the role of co-protagonist: not only in generating knowledge, but also in tracing prospects for transformation and change. In participatory devices, in fact, the co-generation of knowledge is intertwined with change processes, by virtue of the activation of participants and the enhancement of their agency.
la famiglia non solo come soggetto privato ma come soggetto sociale. Un soggetto che, se inteso e valorizzato come sistema aperto, può instaurare Le pratiche di ricerca partecipata si innestano in un modo di pensare una relazione generativa con il proprio ambiente. In tal senso, il contributo presenta la ricerca partecipata come dispositivo euristico che permette di identificare la famiglia come risorsa e valore, riposizionandola nel ruolo di co-protagonista: non solo nella generazione del sapere, ma anche nella delineazione delle prospettive di trasformazione e cambiamento. Nei dispositivi partecipativi, infatti, la co-generazione del processo di conoscenza si intreccia, in virtù dell’attivazione dei partecipanti e della valorizzazione della loro capacità di agency, con processi di cambiamento.
Amadini, M., Conoscere le famiglie e riconoscerne il protagonismo: riflessioni sulla ricerca partecipata, <<LA FAMIGLIA>>, 2020; (54/264): 61-75 [http://hdl.handle.net/10807/204069]
Conoscere le famiglie e riconoscerne il protagonismo: riflessioni sulla ricerca partecipata
Amadini, Monica
2020
Abstract
la famiglia non solo come soggetto privato ma come soggetto sociale. Un soggetto che, se inteso e valorizzato come sistema aperto, può instaurare Le pratiche di ricerca partecipata si innestano in un modo di pensare una relazione generativa con il proprio ambiente. In tal senso, il contributo presenta la ricerca partecipata come dispositivo euristico che permette di identificare la famiglia come risorsa e valore, riposizionandola nel ruolo di co-protagonista: non solo nella generazione del sapere, ma anche nella delineazione delle prospettive di trasformazione e cambiamento. Nei dispositivi partecipativi, infatti, la co-generazione del processo di conoscenza si intreccia, in virtù dell’attivazione dei partecipanti e della valorizzazione della loro capacità di agency, con processi di cambiamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.