L’articolo presenta il Documento Condiviso di Orientamento Etico Assistenziale, quale strumento di supporto decisionale – utilizzato dal Servizio di Consulenza di Etica Clinica (SCEC) della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS (FPG) di Roma – in grado di rispondere alle esigenze della relazione clinica medico-paziente/famiglia da un lato e all’appropriato rispetto dell’autonomia dei soggetti coinvolti dall’altro. Dopo aver richiamato i concetti ispiratori di advance care planning e shared decision-making, l’articolo prende in esame le caratteristiche peculiari del Documento Condiviso, in particolare l’analisi del contesto, la metodologia relazionale, la personalizzazione del caso, la valutazione interdisciplinare, l’impatto sul paziente e la famiglia, il tempo di elaborazione, i benefici ad esso connessi. In ultimo, l’articolo si sofferma a presentare la casistica relativa all’elaborazione di questa forma peculiare di consulenza di Etica clinica da parte del SCEC-FPG. A tal fine, attraverso un’indagine retrospettiva, sono stati presi in esame i Documenti Condivisi elaborati dall’inizio dell’attività del Servizio, dal 1992 ad oggi, mettendoli in relazione con il numero delle consulenze complessive richieste ed effettuate, oltre che individuando le aree cliniche per le quali sono stati elaborati.
Corsano, B., Sacchini, D., Spagnolo, A. G., Il Documento Condiviso di Orientamento Etico Assistenziale nella Consulenza di Etica Clinica, <<MEDICINA E MORALE>>, 2021; (3): 275-289. [doi:10.4081/mem.2021.941] [http://hdl.handle.net/10807/203291]
Il Documento Condiviso di Orientamento Etico Assistenziale nella Consulenza di Etica Clinica
Corsano, Barbara;Sacchini, Dario
;Spagnolo, Antonio Gioacchino
2021
Abstract
L’articolo presenta il Documento Condiviso di Orientamento Etico Assistenziale, quale strumento di supporto decisionale – utilizzato dal Servizio di Consulenza di Etica Clinica (SCEC) della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS (FPG) di Roma – in grado di rispondere alle esigenze della relazione clinica medico-paziente/famiglia da un lato e all’appropriato rispetto dell’autonomia dei soggetti coinvolti dall’altro. Dopo aver richiamato i concetti ispiratori di advance care planning e shared decision-making, l’articolo prende in esame le caratteristiche peculiari del Documento Condiviso, in particolare l’analisi del contesto, la metodologia relazionale, la personalizzazione del caso, la valutazione interdisciplinare, l’impatto sul paziente e la famiglia, il tempo di elaborazione, i benefici ad esso connessi. In ultimo, l’articolo si sofferma a presentare la casistica relativa all’elaborazione di questa forma peculiare di consulenza di Etica clinica da parte del SCEC-FPG. A tal fine, attraverso un’indagine retrospettiva, sono stati presi in esame i Documenti Condivisi elaborati dall’inizio dell’attività del Servizio, dal 1992 ad oggi, mettendoli in relazione con il numero delle consulenze complessive richieste ed effettuate, oltre che individuando le aree cliniche per le quali sono stati elaborati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.