Il presente saggio si offre come rilettura dell'"Infinito viaggiare" di Claudio Magris, alla luce del termine "tramachi", indicato all'autrice dallo stesso Magris come più vicino al senso dell'opera. Un concetto, quello del trasloco e dello spostamento spaziale e temporale, che il saggio rintraccia come già presente in alcune opere di Magris e mette in dialogo con parte della più significativa letteratura italiana a esse coeva.
Tonolini, D., Claudio Magris: Avrei preferito tramachi, <<NUOVA ANTOLOGIA>>, 2022; 628 (2301): 87-97 [http://hdl.handle.net/10807/200448]
Claudio Magris: Avrei preferito tramachi
Tonolini, Daniela
2022
Abstract
Il presente saggio si offre come rilettura dell'"Infinito viaggiare" di Claudio Magris, alla luce del termine "tramachi", indicato all'autrice dallo stesso Magris come più vicino al senso dell'opera. Un concetto, quello del trasloco e dello spostamento spaziale e temporale, che il saggio rintraccia come già presente in alcune opere di Magris e mette in dialogo con parte della più significativa letteratura italiana a esse coeva.File in questo prodotto:
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