Lo studio affronta il complesso tema della recidiva, istituto dalla natura ibrida e proteiforme, toccato da numerosi interventi di riforma legislativa dall'entrata in vigore del Codice Rocco del 1930 alla legge n. 251 del 2005. L'Autore evidenzia come, a seguito della recente riforma, a rendere più severa la disciplina della recidiva concorrano non soltanto la sua obbligatorietà, la rigidità dell'aumento di pena e a volte la sua maggiore consistenza, ma anche una serie di nuovi effetti penali della condanna, che interessano altri quattro istituti del codice penale: le circostanze attenuanti generiche, il concorso eterogeneo di circostanze, il reato continuato e la prescrizione.
Bertolino, M., Problemi di coordinamento della disciplina della recidiva: dal codice Rocco alla riforma del 2005, <<RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE>>, 2007; (2-3): 1123-1159 [http://hdl.handle.net/10807/20006]
Problemi di coordinamento della disciplina della recidiva: dal codice Rocco alla riforma del 2005
Bertolino, Marta
2007
Abstract
Lo studio affronta il complesso tema della recidiva, istituto dalla natura ibrida e proteiforme, toccato da numerosi interventi di riforma legislativa dall'entrata in vigore del Codice Rocco del 1930 alla legge n. 251 del 2005. L'Autore evidenzia come, a seguito della recente riforma, a rendere più severa la disciplina della recidiva concorrano non soltanto la sua obbligatorietà, la rigidità dell'aumento di pena e a volte la sua maggiore consistenza, ma anche una serie di nuovi effetti penali della condanna, che interessano altri quattro istituti del codice penale: le circostanze attenuanti generiche, il concorso eterogeneo di circostanze, il reato continuato e la prescrizione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.