I dati raccolti negli scavi stratigrafici (1993-2014) condotti nel sito del castelliere del Guardamonte (AL-PV), frequentato dal Neolitico alla romanizzazione, permettono oggi di condurre ricerche strutturate su diversi aspetti dei cicli produttivi, in un' ottica diacronica, contestuale ed ecologica. Qui si presentano i risultati finora raggiunti tramite l'applicazione di un protocollo di studio della produzione ceramica che, pur avvalendosi di collaborazioni multidisciplinari, stato metodologicamente ragionato sulla base di istanze prettamente archeologiche. Tale protocollo articolato in tre linee di ricerca, tra loro costantemente integrate: “studio ceramologico” (individuazione dei bacini di approvvigionamento tramite analisi geologiche del territorio, analisi delle tecniche di foggiatura, classificazione dei corpi ceramici tramite studio autopticofunzionale), “analisi archeometriche preliminari” (con tecnologie SEM-EDS e XRD) e “prove archeosperimentali” (prove di lavorabilit delle argille locali, ricostruzioni di forni, prove di cottura).
Baratti, G., Sciortino, M., Moriero, I., Analisi multidisciplinari per la ricostruzione del processo produttivo delle ceramiche del castelliere di Guardamonte: proposte di metodo e risultati preliminari, <<ARCHEOLOGIE SPERIMENTALI>>, 2021; 2021 (2): 41-81 [http://hdl.handle.net/10807/198454]
Analisi multidisciplinari per la ricostruzione del processo produttivo delle ceramiche del castelliere di Guardamonte: proposte di metodo e risultati preliminari
Baratti, GiorgioPrimo
;
2022
Abstract
I dati raccolti negli scavi stratigrafici (1993-2014) condotti nel sito del castelliere del Guardamonte (AL-PV), frequentato dal Neolitico alla romanizzazione, permettono oggi di condurre ricerche strutturate su diversi aspetti dei cicli produttivi, in un' ottica diacronica, contestuale ed ecologica. Qui si presentano i risultati finora raggiunti tramite l'applicazione di un protocollo di studio della produzione ceramica che, pur avvalendosi di collaborazioni multidisciplinari, stato metodologicamente ragionato sulla base di istanze prettamente archeologiche. Tale protocollo articolato in tre linee di ricerca, tra loro costantemente integrate: “studio ceramologico” (individuazione dei bacini di approvvigionamento tramite analisi geologiche del territorio, analisi delle tecniche di foggiatura, classificazione dei corpi ceramici tramite studio autopticofunzionale), “analisi archeometriche preliminari” (con tecnologie SEM-EDS e XRD) e “prove archeosperimentali” (prove di lavorabilit delle argille locali, ricostruzioni di forni, prove di cottura).File | Dimensione | Formato | |
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