L'articolo accosta tre casi, alcuni molto, altri comunque noti, di pittura murale cinquecentesca di mappe geografiche italiane, riprodotte di volta in volta in una residenza cardinalizia dell'alto Lazio, nei palazzi del Vaticano e in una biblioteca monastica di Parma, e avanza una mezza idea circa gli intenti di queste scelte iconografiche, messi in rapporto con le rispettive committenze.
Ceriotti, L., L'Italia in punta di pennello. Affreschi della carta geografica italiana nella seconda metà del Cinquecento, <<LINEA TEMPO>>, 2021; (27): 26-30 [http://hdl.handle.net/10807/197123]
L'Italia in punta di pennello. Affreschi della carta geografica italiana nella seconda metà del Cinquecento
Ceriotti, Luca
Primo
2021
Abstract
L'articolo accosta tre casi, alcuni molto, altri comunque noti, di pittura murale cinquecentesca di mappe geografiche italiane, riprodotte di volta in volta in una residenza cardinalizia dell'alto Lazio, nei palazzi del Vaticano e in una biblioteca monastica di Parma, e avanza una mezza idea circa gli intenti di queste scelte iconografiche, messi in rapporto con le rispettive committenze.File in questo prodotto:
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