Il saggio afferma che non è possibile una paideia delle virtù se prima non si dissipa un’obiezione ineludibile viene rivolta spesso all’etica: quella secondo la vita morale è la quintessenza della frustrazione e della rinuncia, l’insieme delle costrizioni, degli obblighi, delle limitazioni imposte al soggetto, un apparato di norme vincolanti che soffocano la spontaneità e opprimono la libertà. La prassi morale, in definitiva, produce un’esistenza frustrante contrassegnata dall’infelicità e comporta un disprezzo della vita. Pertanto, a questo proposito, il saggio riflette sul nesso tra amore e felicità e su quello tra amore e virtù: da essi scaturisce il nesso tra felicità (o almeno contentezza) ed autentiche virtù. Infine, si interroga sulla felicità perfetta.
Samek Lodovici, G., Considerazioni teoretiche preliminari ad una paideia della virtù, <<RIVISTA DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE>>, 2011; 2011 (XLIX): 372-389 [http://hdl.handle.net/10807/1960]
Considerazioni teoretiche preliminari ad una paideia della virtù
Samek Lodovici, Giacomo
2011
Abstract
Il saggio afferma che non è possibile una paideia delle virtù se prima non si dissipa un’obiezione ineludibile viene rivolta spesso all’etica: quella secondo la vita morale è la quintessenza della frustrazione e della rinuncia, l’insieme delle costrizioni, degli obblighi, delle limitazioni imposte al soggetto, un apparato di norme vincolanti che soffocano la spontaneità e opprimono la libertà. La prassi morale, in definitiva, produce un’esistenza frustrante contrassegnata dall’infelicità e comporta un disprezzo della vita. Pertanto, a questo proposito, il saggio riflette sul nesso tra amore e felicità e su quello tra amore e virtù: da essi scaturisce il nesso tra felicità (o almeno contentezza) ed autentiche virtù. Infine, si interroga sulla felicità perfetta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.