Con riguardo alla questione se in sede di disconoscimento della paternità debba previamente provarsi l’adulterio della moglie oppure no, la nota commenta la sentenza della Corte costituzionale 6 luglio 2006, n. 266, la quale si è pronunciata in senso negativo, dichiarando l'incostituzionalità della norma del codice civile che imponeva la prova preliminare dell’adulterio. Nel mettere in luce adesivamente tale fondamentale innovazione, in virtù dela quale l’attore potrà dare accesso immediato nel processo alla prova dell’incompatibilità genetica tra (presunto) padre e figlio, la nota non manca di evidenziarne significative difficoltà applicative, tra cui quella relativa alla decorrenza del termine di decadenza dell’azione.
Renda, A., La Corte costituzionale ed il disconoscimento di paternità: innovazioni di principio e problemi applicativi, <<DIRITTO E FORMAZIONE>>, 2007; I (3): 351-357 [http://hdl.handle.net/10807/1956]
La Corte costituzionale ed il disconoscimento di paternità: innovazioni di principio e problemi applicativi
Renda, Andrea
2007
Abstract
Con riguardo alla questione se in sede di disconoscimento della paternità debba previamente provarsi l’adulterio della moglie oppure no, la nota commenta la sentenza della Corte costituzionale 6 luglio 2006, n. 266, la quale si è pronunciata in senso negativo, dichiarando l'incostituzionalità della norma del codice civile che imponeva la prova preliminare dell’adulterio. Nel mettere in luce adesivamente tale fondamentale innovazione, in virtù dela quale l’attore potrà dare accesso immediato nel processo alla prova dell’incompatibilità genetica tra (presunto) padre e figlio, la nota non manca di evidenziarne significative difficoltà applicative, tra cui quella relativa alla decorrenza del termine di decadenza dell’azione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.