Il 21 gennaio 1761 debutta al Teatro San Samuele di Venezia, lo spettacolo L’amore delle tre melarance di Carlo Gozzi. Nel 1772 la commedia viene pubblicata presso l’editore Colombani con il titolo Analisi riflessiva della fiaba L’amore delle tre melarance. Rappresentazione divisa in tre atti. L’autore non affida alle stampe il testo drammatico completo, ma un canovaccio, un riassunto dettagliato e commentato contenente i punti salienti dello svolgimento dell’azione, i dialoghi più significativi, i riferimenti alla recitazione degli attori, ai costumi di scena, alle reazioni del pubblico e all’intento polemico e parodistico della commedia stessa. Maschera, fiaba e gioco rappresentano il filo conduttore della presente analisi, dall’opera di Gozzi al “travestimento” di Sanguineti messo in scena da Benno Besson nel 2001.
Simone, M. R., L'amore delle tre melarance: maschera, fiaba e gioco da Gozzi a Sanguineti e Besson, in Il futuro retrospettivo: conservatorismo e innovazione nell'opera di Carlo Gozzi, (Verona, 30-November 02-December 2020), lineadacqua, Venezia 2021: 241-252 [http://hdl.handle.net/10807/195003]
L'amore delle tre melarance: maschera, fiaba e gioco da Gozzi a Sanguineti e Besson
Simone, Maria Rita
2021
Abstract
Il 21 gennaio 1761 debutta al Teatro San Samuele di Venezia, lo spettacolo L’amore delle tre melarance di Carlo Gozzi. Nel 1772 la commedia viene pubblicata presso l’editore Colombani con il titolo Analisi riflessiva della fiaba L’amore delle tre melarance. Rappresentazione divisa in tre atti. L’autore non affida alle stampe il testo drammatico completo, ma un canovaccio, un riassunto dettagliato e commentato contenente i punti salienti dello svolgimento dell’azione, i dialoghi più significativi, i riferimenti alla recitazione degli attori, ai costumi di scena, alle reazioni del pubblico e all’intento polemico e parodistico della commedia stessa. Maschera, fiaba e gioco rappresentano il filo conduttore della presente analisi, dall’opera di Gozzi al “travestimento” di Sanguineti messo in scena da Benno Besson nel 2001.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.